Produzione record per il bioetanolo in Usa. Da mesi, il settore statunitense ha registrato un tasso di crescita costante, che probabilmente è destinato ad aumentare nel tempo, dopo il via libera da parte dell’Environmental Protection Agency all'aumento dal 10 al 15% del tenore di etanolo nella benzina.

Le stime per il 2010 parlano di 4,9 miliardi di bushel (la misura di capacità per aridi e liquidi usata nel Regno Unito e per soli aridi in Canada e negli Usa, dove per convenzione, un bushel equivale a 27,216 kg di grano; 21,772 kg di orzo; 25,301 kg di segale; 14,515 kg di avena), circa il 40% della produzione totale di mais nell’intero Paese. Nonostante questo dato abbia fatto balzare il costo del  mais del 3,6% a quota 698 centesimi per bushel, il dipartimento per l'Agricoltura statunitense, l’Usda, ha osservato come molti produttori di bioetanolo possano aspettarsi per il 2011 dei buoni margini di profitto, grazie a una discreta quantità di mais e altri cereali acquistata in anticipo a prezzi bloccati. 

L’Usda ha inoltre rassicurato i consumatori americani, molti di essi si sono dichiarati preoccupati del fatto che, se il mais non viene più utilizzato come alimento, ma trasformato in carburante per veicoli, ci possano essere problemi alle scorte nazionali, osservando che la produzione di cereali sarà sufficiente a a garantire alimenti, mangimi, esportazioni e anche carburanti. (a.m.)