Aiutare l’aviazione civile a raggiungere i propri ambiziosi target di riduzione dei gas serra. Questo l’appello lanciato ai governi di tutto il mondo dalla Iata-International air transport association con l’obiettivo di elaborare uno schema internazionale per un’azione più efficace contro i cambiamenti climatici

Iata porterà la proposta alla prossima assemblea dell’Icao-Organizzazione internazionale dell'aviazione civile prevista a Montreal a partire dal 28 settembre. "Con il sostengo necessario – spiega l’industria del settore – sarà più facile raggiungere gli obiettivi che l’industria si è imposta: un miglioramento annuale dell'1,5% nell'efficienza dei carburanti fino al 2020 e il dimezzamento entro il 2050 delle emissioni inquinanti rispetto ai livelli del 2005".

“Gli ultimi 18 anni – afferma in una nota il direttore generale di Iata Giovanni Bisignani – sono stati dal punto di vista finanziario i peggiori nella moderna storia dell'aviazione. Ma persino in questi tempi difficili, le risorse destinate alla difesa dell'ambiente non sono state tagliate. Nei prossimi 10 anni, l'industria spenderà 1.300 miliardi di dollari per 12mila nuovi aerei. Ciascuno di essi sarà del 20-25% più efficiente rispetto alle macchine precedenti”.

Bisignani ha mostrato in prospettiva anche il ruolo dei biocarburanti nella sfida per ridurre i gas serra.

"Si sta sviluppando una generazione di biocarburanti sostenibili, che sono quasi  pronti per la certificazione per un uso commerciale. Con la certificazione attesa nell’arco di alcuni mesi - ha spiegato - la distribuzione e la commercializzazione dei carburanti vegetali rappresenta la vera sfida. E’ interesse degli stessi governi dare sostegno alla loro diffusione con incentivi che stimolino gli investimenti necessari".