Un Forum che sa tanto di Stati generali, di fatto un G17, quello convocato l’altro ieri sabato 28 marzo, dal presidente Obama, che ha invitato a Washington il 27 e 28 aprile tutti i rappresentanti di governo che saranno presenti al G8 di luglio alla Maddalena, per discutere di energia e cambiamenti climatici.
Un incontro fissato in fretta e furia tre settimane dopo il G20 a Londra, che si conclude il 2 aprile, dove pure sarà presente Obama che avrà la possibilità di incontrare anche i rappresentanti di Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Corea del Sud, Sud Africa e Turchia. Lasciati fuori Arabia saudita, Argentina e Turchia dal G8 della Maddalena, dal G8 Ambiente e dal Forum di Washington.
Perché il presidente Obama ha rispolverato il Majores economy forum (istituito nel 2007 dall’ex-presidente Bush), per discutere, in maniera preventiva, rispetto agli appuntamenti di luglio e di dicembre in Danimarca di energia e cambiamento climatico, mentre tre giorni prima, dal 22 al 24 aprile, si sarà concluso il G8 ambiente a Siracusa tra i Ministri dell’ambiente dove si dicuteranno i medesimi argomenti? 
Le ipotesi, per questo G17 energia vanno dalla stesura di patti per una reale applicazione del Protocollo di Kyoto, così da arrivare all’appuntamento di dicembre in piena sintonia; alla ricerca di contratti favorevoli per la fornitura di energia; alla creazione di partnership energetiche per contrastare le possibili crisi future; alla riorganizzazione energetica del Mediterraneo.