Il vino sarebbe un prodotto particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Questo quanto emerso nel corso di un recente congresso di comunicazione ambientale tenutosi a Cordoba (Spagna), organizzato dall’Istituto Enresa.
La questione preoccupante sarebbe il fatto che il periodo della vendemmia si sarebbe anticipato, proprio a causa dell’aumento delle temperature, di circa 11 giorni negli ultimi 20 anni. Nel particolare, gli esperti del settore, affermano che si sta assistendo ad una sorta di stravolgimento nella fase di maturazione delle viti. Sembrerebbe infatti che il massimo grado di tenore alcolico dell’uva non corrisponda più alla piena maturazione fenologica del frutto.
Questo determina che il vino, di conseguenza, subisca un aumento del tenore alcolico ed una diminuzione dell'acidità, responsabile quest’ultima del potere di longevità e soprattutto della stabilità microbica. Un vino di questo tipo ha pertanto maggiori possibilità di risultare contaminato. Altro problema associato al riscaldamento globale sarebbe l’aumento del proliferarsi di nuove malattie alla pianta, fenomeno manifestatosi con una certa gravità nei vigneti del Texas lo scorso anno.
Dal convegno è inoltre emerso che, per far fronte ai cambiamenti climatici, si ha quindi bisogno di 'una nuova cultura del vino', ricorrendo pertanto a nuovi strumenti di difesa. Fra tutti l’utilizzo delle nuove tecnologie come per esempio la membrana di osmosi inversa, che permette di abbassare il grado alcolico e altri strumenti per abbassarne l’acidità.
Altra pratica 'difensiva' sarebbe quella di spostare la coltivazione dei vigneti su zone meno pianeggianti, anche se questo metodo risulterebbe di difficile applicazione vista la poca congenialità di questo frutto ai terreni in quota. Considerate le previsioni climatiche per questo secolo l’intero comparto vitivinicolo potrebbe quindi subire un vero e proprio collasso.
Le cifre del settore sono infatti da capogiro, basti pensare che nel pianeta sono presenti otto milioni di ettari coltivati a vite e si ha la produzione di circa 282 milioni di ettolitri di vino.