Le borse di tutto il mondo stanno subendo una crisi economica enorme la cui origine è dovuta a molteplici fattori. Sembrerebbe però che qualcuno abbia in mano la ricetta a questo problema identificando nelle energie rinnovabili la chiave di soluzione.
E' questa in pratica la sintesi dell’intervento di Glenn Hurowitz, docente americano di economia. Secondo i dati presentati dall’esperto, tra il 2001 e oggi la borsa americana è cresciuta del 2%, mentre le azioni delle aziende legate all’eco-business, nello stesso periodo, hanno registrato tassi di crescita del 339% per quel che riguarda le tecnologie eoliche e addirittura del 579% per quelle solari.
Hurowitz sottolinea quanto, alla luce dei dati, sia senza ombra di dubbio più remunerativo percorrere questa strada anziché tentare di risanare il settore finanziario. Una ricerca recentemente presentata dal Center for American Progress afferma che un investimento di 100 miliardi di dollari (circa un settimo della cifra necessaria a salvare l’economia americana dal naufragio) nel business delle rinnovabili genererebbe più di due milioni di nuovi posti di lavoro, con conseguenze positive immediate sul comparto manifatturiero e delle costruzioni.
Nello studio si sostiene che la stessa cifra, nei tradizionali settori finanziari, darebbe invece lavoro solamente alla metà delle persone (quindi ad un milione circa). Se poi l’investimento ecosostenibile fosse pari all’intera cifra (quindi oltre 700 miliardi di dollari) stanziata a favore del sistema finanziario, si potrebbe risolvere definitivamente il problema della disoccupazione. Nel concreto ciò significherebbe non lasciare sulle spalle dei cittadini i debiti delle banche in crisi, ma, per esempio, utilizzare quegli stessi soldi per finanziare la conversione a energia pulita degli impianti elettrici e di riscaldamento, promuovere nuovi parchi nazionali, nuovi sistemi di agricoltura sostenibile e un’economia libera dal petrolio.