In Emilia Romagna si è insediata la conferenza dei servizi che dovrà valutare l'impatto ambientale ed autorizzare l'insediamento di due nuove centrali termoelettriche nella provincia di Ravenna.
Le richieste sono state avanzate da Powercrop per un impianto da realizzare presso l'area del vecchio zuccherificio Eridania, e da Paer a Torri di Mezzano. Entrambe prevedono di generare energia attraverso la combustione di prodotti vegetali. Oltre a tecnici delle società e delle amministrazioni locali, hanno partecipato anche rappresentanti degli enti coinvolti nell'analisi del procedimento di valutazione di impatto ambientale.
Entro un mese dovranno presentare eventuali richieste di chiarimento alle due aziende; in parallelo è aperta la fase delle osservazioni da parte di associazioni e privati cittadini. La procedura, che si è aperta a fine agosto con la pubblicazione della procedura di Via, si conluderà nei 120 giorni previsti per quesi casi.
Dunque entro la fine dell'anno le aziende sapranno se potranno dar corso agli investimenti. Il progetto Powercrop, finanziato dai gruppi industriali Falck e Maccaferri, nasce da un progetto ministeriale di riconversione degli ex zuccherifici ed ha già raggiunto un accordo con l'amministrazione comunale di Russi e le organizzazioni professionali agricole per la raccolta dei contratti.
Agli agricoltori viene già garantito un prezzo base di 47.40 euro a tonnellata che, con bonus e premi fedeltà, può arrivare a 85.40 euro. Il fabbisogno annuo è stimato in 270mila tonnellate.
La Paer è invece una società a cui partecipano con quote paritetiche esponenti del mondo industriale e di quello agricolo: per la prima volta i fornitori di materia prima, in questo caso coltivazioni di pioppi in un territorio vicino all'impianto, starebbero nella stanza dei bottoni e condivideremmo con gli industriali rischi e utili.