Costa un terzo degli impianti a gasolio, diminuisce di 25 volte le emissioni di anidride carbonica, potrebbe già da oggi essere utilizzata da quasi mezzo milione di toscani. Sono queste le credenziali di questa fonte di energia rinnovabile, che attinge dalle biomasse legnose, una forma di energia pulita che in Toscana si sta gradualmente radicando anche grazie al lavoro di ricerca prima, di sperimentazione poi, svolto dall’Arsia. Attualmente in Toscana funzionano a regime una serie di impianti pilota: il primo è stato realizzato a Rincine, nel comune di Londa (Firenze), e lo hanno seguito a ruota quelli di Camporgiano (Lucca), Casole d’Elsa e Monticiano (Siena), Loro Ciuffenna e Cetica (Arezzo), Fivizzano (Massa Carrara). Con i 18 progetti finanziati dal bando regionale e quelli che attingeranno ai finanziamenti del Piano di sviluppo rurale la Toscana si avvicina di diritto a realtà come il Trentino, o le varie regioni dell’Austria che, prime, hanno valorizzato questa fonte di energia rinnovabile.