Quanto costa un prodotto agroalimentare in termini di emissioni di gas serra? A questa domanda si potrà rispondere inserendo nelle etichette dei prodotti il dato che certificherà quanta anidride carbonica è stata immessa nell’atmosfera per realizzare quel prodotto.
La proposta è stata lanciata dall’assessore regionale all’Agricoltura Susanna Cenni nell’ambito dei lavori della Commissione internazionale sul futuro dell’alimentazione, svoltosi a Firenze giovedì 22 novembre. “Scriverò al ministro De Castro – ha affermato Susanna Cenni - perché l’Italia si attivi al più presto in questa direzione. Attualmente i sistemi di certificazione possono indicare al massimo le caratteristiche di qualità, sostenibilità, provenienza del prodotto:  far sapere al cittadino se ciò che consuma ha un effetto positivo o negativo sul clima del mondo in cui vive è un ulteriore e sempre più importante elemento di trasparenza che, tra l’altro, ci permetterà di premiare i sistemi di produzione più virtuosi”.  
“La Toscana - ha poi spiegato l’assessore - si sta già muovendo in questa direzione: nell’ambito delle misure di miglioramento ambientale del nuovo piano di sviluppo rurale verrà data priorità a quei progetti  che limitano al massimo gli spostamenti delle materie prime dal luogo di produzione a quello di trasformazione: è il concetto di accorciamento delle filiere, su cui stiamo lavorando a fondo per creare  un rapporto sempre più diretto con le produzioni locali e per diminuire i costi ambientali legati ai trasporti”.