La società Les Maraichers du Mont-Saint-Michel sta costruendo due serre a Brécey e a Isigny-le-Buat, nel Nord della Francia, in Normandia, proprio davanti al Canale della Manica. La prima serra avrà una estensione di 17 ettari mentre la seconda di 'soli' 13. L'obiettivo è produrre 8mila tonnellate di pomodori all'anno, il tutto con le ultime tecnologie disponibili.
Della partita è infatti una società olandese, A&G Van De Bosch, che oltre a metterci una parte del capitale ha portato in Francia il know how per coltivare pomodori in serra. La società ha infatti un impianto di produzione in Olanda dove produce pomodori da mensa. Bart Van De Bosch, presidente, e il fratello Rick, direttore generale, guideranno dunque la produzione.
La tecnologia scelta è ovviamente l'idroponica, che consente di avere raccolti abbondanti e un risparmio di input produttivi. Il substrato di crescita scelto è la lana di roccia. Il clima all'interno della serra sarà monitorato costantemente e durante l'inverno si manterrà ad una temperatura di 18-20 gradi grazie ad un impianto a gas che fornirà anche la CO2 per la crescita delle piante.
I lavori, che dovrebbero finire entro l'anno, sono stati ritardati dalle proteste di alcuni gruppi ambientalisti che manifestavano contro l'opera, che tuttavia a regime impiegherà 110 persone, di cui la metà con contratti a tempo indeterminato.
In Francia iniziative simili si stanno moltiplicando. Le serre in Normandia sono state sviluppate sul modello di una serra già operativa a Tolosa e un altro impianto sta per essere costruito a Colombelles, sempre nel Nord del paese, anche questo per la produzione di pomodori.
Imprenditori francesi, in partnership con aziende olandesi, hanno insomma fiutato il business: produrre in loco quello che oggi viene importato. Il nodo semmai resta il capitale. Dietro alla società Les Maraichers du Mont-Saint-Michel ci sarebbe, oltre alla A&G Van De Bosch, la Communauté de communes du Val-de-Sée, la società Jardins Charentais, dell'imprenditore Jean Pierre Chambet. Nessuno di questi soggetti ha tuttavia le tasche abbastanza profonde per finanziare un'opera da svariate decine di milioni di euro. Dovrebbero esserci dunque dietro banche e investitori privati.
Ma quello che accade in Francia potrebbe replicarsi anche in Italia. Anche il Belpaese importa infatti ogni anno circa 40mila tonnellate di pomodori dall'Olanda. L'imprenditore Luigi Galimberti ha costruito in Maremma Sfera, una serra hi-tech sullo stile olandese proprio per produrre pomodori. Ma anche Galimberti ha dovuto affrontare il problema del reperimento delle risorse, poi arrivate da fondi di investimento privato.
La marcia in più di Parigi è la disponibilità di capitale, privato e pubblico, e la presenza di un fondo d'investimento dedicato all'agricoltura, Capagro. Un fondo a cui partecipano tutti i big dell'agrobusiness d'Oltralepe e che investe da uno a cinque milioni in startup.