Prima infatti, il decreto ministeriale n.29047 del 6 dicembre 2016, che contiene tutte le regole per la produzione, la moltiplicazione, la certificazione del materiale vivaistico per le piante da frutto, prevedeva che si potessero commercializzare solo le piante iscritte al Registro nazionale delle varietà.
Con la nuova modifica, che amplia un articolo del decreto 29047, si potranno commercializzare non solo piante iscritte al Registro nazionale italiano, ma anche le piante che sono iscritte in un registro ufficiale di un altro Stato membro dell'Unione europea.
I vivaisti italiani così possono liberamente trattare anche varietà non riconosciute in Italia, ovviamente sempre nel rispetto delle norme e delle certificazioni fitosanitarie previste sempre dal decreto ministeriale n.29047 che resta valido e in vigore.