In Calabria si sono avviati dal 15 dicembre, nella sede della "Cittadella" regionale di Catanzaro, i lavori dei primi tavoli di confronto tra il Dipartimento regionale agricoltura ed i rappresentanti delle organizzazioni di produttori dei comparti ortofrutticolo ed olivicolo calabresi, fortemente voluti dal presidente della Regione con delega all’Agricoltura Mario Oliverio, per la definizione delle strategie future per la crescita e lo sviluppo del settore agricolo calabrese.

Il Dipartimento agricoltura, in questa occasione è stato rappresentato dal consigliere regionale Mauro D’Acri, dal dirigente generale Carmelo Salvino e dal dirigente del settore “Valorizzazione e Promozione produzioni agricole e filiere produttive” Giacomo Giovinazzo.

Sullo sfondo la recente approvazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, che punta con forza sulle filiere oggetto degli incontri. In particolare sul rafforzamento della frutticoltura, che rappresenta da sola il 40% della Plv della Calabria e che ha visto lo scorso aprile la firma di un’intesa tra Osas e Agrintesa per lo sviluppo del kiwi, un progetto da oltre 40 milioni di euro, per il quale saranno presentate istanze di cofinanziamento sul Psr Calabria 2014-2020.

Senza contare la doppia valenza strategica dell’olivicoltura: la Calabria è la seconda Regione italiana produttrice di oli di oliva vergini e le aziende ad indirizzo olivicolo sono un insostituibile presidio del territorio collinare calabrese.

“Come da chiare indicazioni del presidente Oliverio – ha affermato il consigliere D’Acri a margine dell’incontro– abbiamo iniziato un nuovo percorso di confronto con il mondo agricolo calabrese, per gettare le basi per decidere poi tutti insieme del futuro della nostra agricoltura.
Il confronto costante, infatti, sta a testimoniare la grande disponibilità della politica e di questa giunta regionale, che sostengono con convinzione l’aggregazione fra produttori come base per la competitività dell’agricoltura calabrese, ma costituisce anche un’opportunità per il tessuto produttivo, che ha la possibilità di evidenziare le proprie problematiche e le proprie necessità. Allo stesso tempo, però, affinché si riesca a disegnare il giusto futuro per l’agricoltura calabrese, i produttori hanno l’importante responsabilità di indicare le reali esigenze dei vari comparti”.


“Lo scopo di queste riunioni – ha detto Giovinazzo – è di iniziare a rendere chiara l’idea della filiera ortofrutticola e di quella olivicola calabrese. Abbiamo bisogno di stilare un calendario di tavoli tecnici con i produttori, nei quali mettere in evidenza le diverse esigenze territoriali e quelle del mercato. Solo il patrimonio di esperienze dei produttori, infatti, può aiutare la Regione a tracciare le strategie migliori e più efficaci per valorizzare le filiere produttive calabresi ed individuare i reali fabbisogni di ognuna di esse”.