La fragola prodotta esclusivamente in Basilicata è stata “essiccata”, “candita” e “sciroppata”, fra i soggetti che hanno aderito alla sperimentazione condotta con il Dicem, Dipartimento delle Colture europee e del Mediterraneo (Unibas) e Safe, Scuola di Scienze agrarie, forestali, alimentari ed ambientali (Unibas), l'Op Ancona rappresentata da Marina Ancona, che nel suo intervento ha detto: “Abbiamo scelto la Candonga® perché come prodotto fresco è il migliore per qualità organolettiche, nutrizionali e sensoriali. Tutte peculiarità che ha conservato anche dopo le lavorazioni che hanno portato alle nuove offerte commerciali ricavate dalla trasformazione”. Ancona si è infine soffermata anche sull'elevata qualità della confettura extra (70% di frutta) ottenuta con la Candonga® e ha descritto le attività dell'Op mettendo in risalto la produzione di fichi rosa di Pisticci (50 ettari, ndr)” e dei prodotti derivati dalla trasformazione.
La produzione di Candonga Fragola Top Quality® ha registrato negli ultimi anni una crescita costante rispetto all'andamento nazionale come evidenziato da Suriano: “La fragolicoltura di qualità, quella che esprimono i produttori del Club Candonga, trova riscontro fra i consumatori che ne apprezzano il valore sia in termini di gusto e sensazioni, sia per le proprietà nutritive. Ricordiamo che la Candonga Fragola Top Quality® è ricca di vitamina C (65,2 mg/100 g), ben sopra la media delle altre fragole, come dimostrato da recenti studi condotti da Sarli e Tigan (progetto Agro.Bio). Gli stessi studi dimostrano inoltre, come l'abbondante presenza di antiossidanti permette di annoverare la fragola prodotta dal Club come 'cibo funzionale', quindi un'utilissima alleata contro i radicali liberi”.
Punti di forza della Candonga Fragola Top Quality® sono la shelf life che la rende fra le più resistenti agli effetti del tempo in fase di conservazione, così come il grado Brix medio pari a 10, che esprime la dolcezza, molto più alto di quello richiesto dalla Gdo che normalmente è 7.
Dopo i saluti del professor Giansalvatore Mecca, prorettore dell’Università degli Studi della Basilicata, del professor Giovanni Carlo di Renzo, di Giovanni Pandolfo del Dipartimento Politiche agricole e forestali, Regione Basilicata e di Laura Mongiello, vicepresidente Ordine tecnologi alimentari di Basilicata e Calabria, si è tenuto il dibattito tecnico e conoscitivo al quale hanno preso parte Fernanda Galgano, docente Safe e responsabile del progetto Pif Pifol – Presentazione OR5 “individuazione di nuovi processi/trattamenti per la produzione di prodotti e/o semilavorati di fragola per l'industria alimentare”, insieme ai professori della stessa Scuola Vincenzo Candido e Nicola Condelli, oltre al professor Vitale Nuzzo (Dicem Unibas). Ha chiuso il contributo scientifico esperienziale il consulente tecnologo per l'industria alimentare Robert Finsterer (Finsterer Consulting).
Prima della chiusura dei lavori il “live showcooking” affidato all'Unione regionale Cuochi lucani.
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Fonte: Club Candonga