L’accordo, siglato in questi giorni, porterà a un rafforzamento della gamma dei prodotti offerti dal Gruppo, e un aumento delle capacità concorrenziali sui mercati internazionali, in particolare in Medio Oriente, nell’area del Sud Mediterraneo e sui nuovi mercati in Asia e Sud America. L’intesa tra Apofruit e Sft determinerà anche una razionalizzazione dei costi globali di filiera grazie alle diverse sinergie in fase di acquisto e di logistica. La Sft associa circa 450 produttori della provincia di Trento che coltivano 770 Ha di mele, 27 Ha di kiwi, 18 Ha di ciliegie e 2,5 Ha di susine per un totale di oltre 800 Ha coltivati a frutta, per una produzione di circa 39.000 tonnellate di cui è significativa la produzione di mele biologiche, coltivate su circa 98 ettari. Il valore della produzione commercializzata della società raggiunge circa i 21,2 milioni di euro.
Apofruit è una grande cooperativa di produttori ortofrutticoli (oltre 3.600 soci) con sede a Cesena, soci e stabilimenti su tutto il territorio nazionale (10 stabilimenti e 9 centri di ritiro e stoccaggio). Conta su una produzione annua di 183.000 tonnellate per un valore della produzione di 184 milioni di euro. Fanno parte del Gruppo Apofruit anche Mediterraneo Group (33 milioni di euro di fatturato) e la società per il biologico Canova (59 milioni di euro). Il fatturato consolidato del Gruppo raggiunge i 231 milioni. E’ licenziataria dei marchi Solarelli e AlmaverdeBio.
“Come Gruppo Apofruit – dichiara il direttore generale Ilenio Bastoni – crediamo fermamente nel modello di aggregazione dell’offerta e non nella integrazione delle imprese. E’ una differenza importante le cui grandi opportunità sono state colte al volo dalla Cooperativa Sft. Abbiamo trovato una sintonia tra le due imprese puntando alla tutela della distintività delle caratteristiche territoriali di ciascuna e concordando sull’impegno comune in tutti i progetti innovativi volti a portare valore alla produzione”.
Il direttore di Sft Armando Paoli concorda sugli obiettivi comuni: “Abbiamo aderito al progetto di Apofruit – dichiara – perché è una occasione di crescita per i nostri prodotti e i nostri associati, puntando sullo sviluppo di mercati emergenti e di politiche di marca che richiedono, necessariamente, sinergie e aggregazioni strategiche senza le quali difficilmente si riuscirebbero a centrare gli obiettivi”.
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Fonte: Apofruit Italia