Sul sito si parlerà di mais a 360°, da monte a valle della filiera. Le sezioni presenti sono la base di partenza, sulla home page ci saranno articoli e informazioni su tutte le tematiche: mercato, problematiche fitosanitarie e agronomiche, aggiornamenti normativi, eventi dedicati al mais, punti di vista, lettere aperte e anche “editoriali” di esperti del settore, progetti tecnico-scientifici in corso di realizzazione e risultati di altri già conclusi.
Da diversi anni il mais è nell’occhio del ciclone, riporta un comunicato di Assomais: "una miriade di notizie, comunicati e informazioni (spesso di parte) dipingono questo cereale come una coltura idrovora, insostenibile a livello ambientale, indirettamente responsabile della sindrome dello spopolamento degli alveari, dannosa della salute umana e degli animali che se ne cibano (aflatossine)". Ma senza questa coltura, continua la nota, molte delle eccellenze del made in Italy come prosciutti, formaggi, e tanti altri prodotti zootecnici e lattiero-caseari non esisterebbero, o meglio sarebbero in balia completa dell’import delle commodity agricole, con tutte le ripercussioni che gli operatori del settore conoscono, ma che la maggior parte della popolazione italiana ignora.
"La disinformazione a mezzo stampa e web ha fatto, e sta tuttora facendo - prosegue la nota -, presa sull’opinione pubblica principalmente per due motivi: il primo legato all’ignoranza in materia di chi fa comunicazione, il secondo legato al fatto che manca attualmente un soggetto, sia esso una community, un sito web o altro, che faccia chiarezza su questi aspetti riportando il centro della discussione sull’attività imprenditoriale agricola che sta alla base della produzione di mais. E' necessaria una vera e propria attività di sostegno per il comparto maidicolo - prosegue Assomais - che deve puntare innanzitutto a smontare falsi preconcetti portando all’attenzione degli operatori, prima, e del grande pubblico, poi, l’importanza economica che questa coltura ricopre".
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Fonte: Agronotizie