Oltre all’ovvio interesse per la rendicontabilità delle spese tale azione, rappresenta un'ulteriore prova di quanto le Op siano attente all’introduzione di innovazioni tecniche finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale grazie al minor utilizzo di prodotti fitosanitari.
I rappresentanti ministeriali che hanno preso parte ai lavori, si sono espressi positivamente circa la validità della proposta avanzata dall’Unione, garantendo il supporto dell’amministrazione per attivare le procedure necessarie a tradurre in concreto la tesi sviluppata da Italia Ortofrutta, che prevedono tra l’altro la preventiva notifica alla Commissione Ue dei termini di ammissibilità della misura proposta.
Un primo importante risultato è stato ottenuto con la richiesta formale con cui il Mipaaf ha già provveduto a sottoporre al vaglio degli uffici comunitari la proposta di adeguare le vigenti disposizioni nazionali per includere quanto prima e già dal 2014 nei programmi operativi, i maggiori oneri connessi all’utilizzo di piantine e sementi dotate di resistenza genetica alle avversità fitopatologiche.
Per la fine dell’anno è attesa la risposta della Commissione europea che dovrebbe dare il proprio assenso all’ammissibilità attraverso i programmi operativi di questa tipologia di spesa, in grado di garantire evidenti ritorni anche in termini di minore impatto ambientale per il minor apporto di fitofarmaci a difesa della colture ed incrementare ancora di più la sicurezza alimentare delle nostre produzioni ortofrutticole.
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