Ad introdurre i lavori Francesca Pipitone, presidente della Trapani piante ornamentali società cooperativa e capofila dell'Ats del Progetto, a seguire la relazione del responsabile scientifico Fabio De Pasquale che ha fatto una sintesi del primo anno e mezzo di attività sperimentale nei campi in contrada Ferla di Petrosino, illustrando tutte le azioni del progetto e ha approfondito i progressi relativi alla produzione di piante di agrumi ornamentali determinati dall’applicazione di tecniche colturali diverse: due soluzioni nutritive, diverse specie e varietà del genere Citrus e Fortunella, due substrati di coltivazione, due volumi di vaso e due portinnesti. De Pasquale ha affermato: “L’attività della coltivazione in vaso delle piante di agrumi ornamentali dovrebbe essere un comparto agricolo come la viticoltura, la frutticoltura, e altri, non essendo attività vivaistica che produce prodotti vegetali semilavorati. L’agrumicoltura ornamentale, invece, produce un prodotto finito e pronto per essere commercializzato e raggiungere il fruitore finale, per questo deve meritare una maggiore attenzione, anche perché si tratta di un attività strategica e florida che ben si adatta al microclima siciliano con particolare riferimento ai comprensori rivieraschi”.
Eleonora D'anna, e Vincenzo Dispenza, ricercatori del consorzio Certa, hanno poi illustrato nel dettaglio rispettivamente i lavori relativi all'azione pomodoro e quelli relativi alla nutrizione minerale delle piante di agrumi in vaso. “Il pomodoro è un alimento funzionale ricco di oligoelementi e molecole antiossidanti e arricchito di altri elementi nutrienti che rivestono un ruolo importante a difesa dell'organismo – ha affermato la dottoressa D'Anna - abbiamo ottenuto un significativo miglioramento in alcune varietà in cui è stato registrato una maggiore proprietà nutritiva e una maggior durata di conservazione e di resistenza”.
Risultati incoraggianti sono stati riportati dal dottor Dispenza in merito al contenuto organico minerale delle diverse parti delle piante di agrumi coltivati in vaso ed appartenenti a tesi diverse. I risultati saranno ancora più interessanti quando ci sarà la possibilità di confrontarli con quelli dei prelievi successivi in modo da poter determinare e conoscere preventivamente l’approssimarsi della fioritura e quindi della fruttificazione con la possibilità di ampliare il calendario annuale di produzione a vantaggio delle imprese.
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