Venerdì 23 ottobre 2009 si sono incontrati a Parigi l’Associazione Nazionale dei produttori francesi di mele e pere e Assomela, che rappresenta i produttori di mele italiani. Scopo dell’incontro, uno scambio di pareri sugli orientamenti attuali del mercato, in funzione del periodo di crisi che interessa la frutticoltura europea.

Messe assieme, Francia e Italia producono circa il 35% delle mele dell’intera Unione Europea a 27 membri e da diverso tempo hanno instaurato un’intensa collaborazione allo scopo di sviluppare il consumo della mela e preservarla in termini di mercato.

Questa attività avviene grazie a due progetti di promozione e valorizzazione rivolti al mercato interno ed ai mercati terzi, puntando sulle caratteristiche nutrizionali e sulla diversità varietale.

 

Meno prodotto e prezzi non adeguati agli agricoltori 
'Il prezzo a cui i produttori sono costretti a cedere i propri frutti – specifica Assomela in un comunicato congiunto - è considerato molto inferiore ai costi di produzione e non è coerente con i presupposti del mercato 2009/2010. Questo prezzo è sintomatico dei problemi economici causati dai disequilibri della campagna precedente, dallo stato di difficoltà economica delle famiglie, dalla lentezza nella partenza del consumo stagionale e dai freni congiunturali all’esportazione. In nessun caso i prezzi offerti oggi alla produzione sono giustificati dalla realtà di una campagna commerciale che promette di essere equilibrata.'

‘L’offerta di prodotto non dovrebbe essere troppo abbondante - continua Assomela - visto che la produzione comunitaria si presenta in calo del 6% rispetto all’anno precedente. Le produzioni di Francia ed Italia sono in linea con il 2008 e la qualità del prodotto è elevata: i frutti hanno subito pochi danni da grandine, il loro calibro è superiore a quello degli anni precedenti e le qualità gustative sono particolarmente sviluppate. Questo non giustifica quindi l'aumento dei prezzi al consumatore ed il relativo calo dei prezzi dal produttore'

'Il consumo di mele inoltre è orientato in maniera positiva- dice Assomela - 'il consumo, stabile da diversi anni, ha subito un abbassamento congiunturale in questo inizio di campagna. Tutto indica in ogni caso che i consumatori, consapevoli dei benefici del consumo di mele, manterranno una preferenza verso la mela nel corso della stagione.'

 

Prospettive interessanti all'orizzonte
A seguito di un'analisi dei mercati terzi, le prospettive risultano interessanti: la commercializzazione delle mele sembra essere positiva sia per i negoziati ufficiali in corso (volti all’eliminazione di diversi ostacoli al commercio) sia per il sostegno al credito alle esportazioni offerto in Francia (misura che sarebbe molto importante introdurre anche in Italia).

In un momento cruciale della campagna come questo, l'Associazione Nazionale dei produttori francesi di Mele e Pere e Assomela ritengono importante dare serenità a tutti gli attori della catena commerciale della mela, al fine di garantire una collaborazione di lungo termine per offrire al consumatore mele d’alta qualità al giusto valore garantendo ad ognuno dei componenti della filiera la giusta remunerazione per gli sforzi fatti.