Drastica riduzione delle rese (da un 20 al 30%), buona la qualità. Mentre le operazioni di trebbiatura dei frumenti volgono al termine, il Consorzio agrario di Bologna e Modena fa un primo bilancio della campagna cereali. Le operazioni di ritiro fanno prevedere un quantitativo totale di 1 milione di quintali nelle due province, leggermente inferiore al 2008.
 
L’andamento meteorologico ha pesantemente condizionato la campagna cerealicola 2008-2009, influenzando fin dall’inizio i risultati produttivi. Le difficoltà erano iniziate nel 2008 in quanto la prolungata siccità estiva aveva creato gravi problemi nella preparazione dei letti di semina.
Inoltre, anche per chi aveva scelto di seminare su sodo, le prolungate piogge di inizio autunno hanno creato ristagni e asfissia radicale, provocando forti diradamenti delle giovani piantine di frumento. Nella primavera il prolungato maltempo e le abbondanti piogge cadute nel mese di aprile, di molto superiori alle medie del periodo, hanno compromesso il normale sviluppo delle colture, rendendo i campi di frumento simili a risaie.
Come se tutto ciò non bastasse, ricordiamo anche le elevate temperature della metà di maggio con punte superiori ai 35°C, che hanno indotto ad una precoce maturazione le cariossidi di frumento. Infine, durante la raccolta, un clima molto perturbato con frequenti piogge, ha creato notevoli difficoltà nella trebbiatura ed in molti casi l’umidità riscontrata è stata superiore alla quella richiesta per una buona conservazione.
 
 
In queste condizioni operative il Consorzio agrario, per agevolare la raccolta del prodotto, ha applicato tariffe agevolate di essiccazione, accogliendo nei propri centri di stoccaggio anche frumento con umidità superiori ai parametri usuali.
“Con un tale andamento meteorologico – commenta Gabriele Cristofori, presidente del Cap Bologna Modena - la differenza produttiva l’ha fatta la corretta gestione agronomica, come una particolare cura del drenaggio e delle sistemazione dei terreni, una tempestiva e mirata fertilizzazione azotata, una corretta difesa dai vari patogeni che si sono presentati sulla coltura”.

In queste condizioni di corretta gestione colturale, varietà di frumento tenero come Bologna e Palesio hanno toccato produzioni di 65-70 qli/ettaro, mentre più basse sono state le produzioni della ben nota varietà Mieti che in media si sono attestate sui 50-55 qli. Per i frumenti duri (Claudio, Duilio, Saragolla, Normanno) coltivati con le più appropriate tecniche, si è arrivati a toccare punte di 70-75 qli/ettaro, mentre, in generale, la media del frumento duro si aggira attorno ai 50-60 qli.
“Quindi occorre sottolineare – aggiunge Cristofori - che il clima può influenzare la produzione, ma l’applicazione di corrette tecniche colturali può fare la differenza anche negli anni più difficili”.
 
Buona, d’altra parte, la qualità dei frumenti; infatti si sono ottenuti dei discreti pesi specifici: in media tale parametro si attesta su valori di 80-82 kg/hl, con un discreto tenore proteico della granella. Anche i numerosi risultati analitici che ci pervengono dallo specifico laboratorio analisi del Consorzio Agrario, confermano una buona qualità igienico sanitaria della granella, con valori rientranti nella norma .
Ma, finita la raccolta, inizia la fase di stoccaggio, commercializzazione e valorizzazione della granella prodotta dagli agricoltori, compito primario per il Consorzio Agrario che, tra l’altro, negli ultimi anni ha investito somme ingenti per l’ammodernamento e l’ampliamento dei suoi centri di stoccaggio.
 
“L’offerta di proposte di commercializzazione che il Consorzio Agrario di Bologna e Modena fa per l’attuale campagna è molto ampia e finalizzata a soddisfare le molteplici esigenze dei propri soci – spiega Angelo Barbieri, direttore generale –. In primis, tra le varie proposte, vi è il contratto di conferimento con acconto di 80 €/ton a dicembre 2009 e saldo a giugno 2010. A favore di questo contratto vale la pena di ricordare che, nella scorsa campagna, con questa proposta chi ha aderito ha ottenuto ad aprile 2009 un prezzo di conferimento di 190 €/ton per le varietà di tenero speciale e di 250 €/ton per il frumento duro. Si può affermare che sia stato un bel risultato, in un annata in cui il prezzo dei cereali era in continua flessione e, per l’agricoltore, indovinare il momento giusto per vendere era sicuramente un’ ardua impresa”.
 
Oltre al conferimento, il Cap propone altre forme intermedie di commercializzazione (Media breve, Media corta, Risultato sicuro, Vendita con prezzo da determinare), con la possibilità da parte dell’agricoltore interessato, di trovare davvero la proposta che più soddisfi le proprie esigenze.

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