Il primo container di kiwi italiano è arrivato a Shangai il 4 aprile. L’apertura e l’immissione sul mercato è avvenuta a partire dal 10 aprile.
Tempi lenti ma un’ottima accoglienza dei consumatori che mostrano un interesse particolare per il made in Italy e soprattutto per l’alta qualità.
 
Furio Mazzotti, direttore di Made in Blu conferma: "Contrariamente a quanto pensavo, il mercato cinese si è mostrato molto recettivo per l’alta qualità. Il nostro prodotto in tre giorni è stato tutto venduto con una valorizzazione interessante. Ritengo – continua Mazzotti – che ci siano buone prospettive di sviluppo del segmento in Cina con un periodo di commercializzazione per il kiwi di circa tre mesi, da inizio febbraio a fine aprile.” “Devo ringraziare pubblicamente Cso - conclude Furio Mazzottiper l’impegno e l’attenzione con il quale ha operato per rendere tecnicamente possibile lo sbarco”.

L’apertura della Cina al kiwi italiano è stata possibile grazie ad un’azione di sinergia importante tra imprese di produzione associate al Centro servizi ortofrutticoli, istituzioni nazionali, e regionali, Consorzi fitosanitari e Ambasciata d’Italia in Cina..
Simona Rubbi, responsabile Cso delle attività correlate all’apertura nuovi mercati, è appena tornata da Shangai dove ha mantenuto costanti contatti con le autorità per garantire la riuscita dello sbarco italiano.
“Ho trovato una grande disponibilità e correttezza da parte delle autorità cinesi nell’effettuare i controlli previsti – dichiara Rubbi -. Gli ispettori del Ciq - China ispection quarantine, hanno vagliato con attenzione la documentazione necessaria e richiesta dal protocollo siglato tra Italia e Cina ed hanno verificato l’idoneità del carico con estremo rigore.