In un contesto europeo che prevede una costante riduzione dell'uso di prodotti chimici in agricoltura, a difendere le colture dalle insidiose malerbe rimane il diserbo meccanico. La sarchiatura è una delle forme di controllo meccanico più diffuse nelle colture a file come il mais, la barbabietola, la soia, il pomodoro o altre orticole.
In passato la sarchiatura era eseguita manualmente. L'operatore utilizzava un attrezzo sarchiatore per rimuovere le singole malerbe senza danneggiare la coltura circostante. Oggi, nelle coltivazioni meccanizzate, viene effettuata con l'ausilio di specifiche attrezzature sarchiatrici che rendono il lavoro più veloce ed efficiente.
Non solo difesa
Ma la sarchiatura non è solo utile nel controllo delle infestanti. In terreni argillosi o limosi ricchi di micropori, la sarchiatura crea una leggera zollosità superficiale che interrompe la risalita capillare dell'acqua conservando l'umidità negli strati sottostanti e lasciandola a disposizione dell'apparato radicale delle colture. La sarchiatura aiuta l'interramento dei concimi evitandone la dipersione per volatilizzazione soprattutto quando parliamo di concimazioni azotate. È noto infatti, che il 30% dell'urea viene dispersa in atmosfera dopo una sola settimana dalla distribuzione.
Differenze tra due interfila di mais, a destra quella lavorata con sarchiatrice a sinistra il terreno non lavorato
(Fonte foto: MaterMacc)
Tuttavia, la sarchiatura deve essere effettuata con precisione. Un disturbo eccessivo del terreno può danneggiare gli apparati radicali e favorire l'erosione dello strato superficiale più ricco di nutrienti, compromettendo la fertilità del suolo a lungo termine.
Perché scegliere una sarchiatrice MaterMacc?
Le sarchiatrici MaterMacc sono create per svolgere con precisione le attività di diserbo meccanico e, grazie alla vasta gamma di combinazioni di elementi speciali e telai adattabili (pieghevoli manuali o idraulici, fissi, ecc.), riesce a soddisfare le diverse esigenze del mercato. Ai precedenti punti di forza si aggiunge la praticità del sistema Easy-Set brevettato da MaterMacc nel 1996. Questo, consente di variare l'interfila degli organi lavoranti della sarchiatrice in pochissimi minuti utilizzando un solo strumento.
La struttura compatta e ben bilanciata delle sarchiatrici Matermacc le rende adatte anche a trattori di bassa potenza
(Fonte foto: MaterMacc)
L'esperienza costruttiva e la semplicità di regolazione delle attrezzature rendono le sarchiatrici MaterMacc facili da usare e ideali anche per l'agricoltura biologica. La loro compattezza riduce il peso gravante sul trattore migliorandone la maneggevolezza. Il robusto sistema parallelogramma, pressopiegato senza saldature, assicura un'ottima efficienza nel tempo. Anche le seminatrici MS sono costruite con lo stesso sistema di pressopiegatura e questo, garantisce un'uniformità dei ricambi per entrambe le tipologie di implements.
Oltre al diserbo le sarchiatrici MaterMacc possono gestire la concimazione sulle file, sia in forma granulare che liquida. I sistemi per il deposito del fertilizzante installati possono essere a trasmissione meccanica o elettrica, a seconda delle esigenze dei clienti.
Le sarchiatrici MaterMacc possono essere dotate di accessori per la protezione delle colture e l'interramento del concime
(Fonte foto: MaterMacc)
Infine, la possibilità di dotare la sarchiatrice di un carrello per il trasporto stradale, la rende ideale anche per tutti gli agricoltori che hanno necessità di spostarsi spesso su strada o da un campo all'altro, condizione tipica dell'agricoltura italiana.
Una sarchiatrice "Unica"
Un esempio di attrezzatura MaterMacc è la sarchiatrice Unica PVI con telaio a chiusura idraulica. Unica PVI è disponibile in versione classica con interfila da 75 o da 45-50 centimetri, rispettivamente nei modelli da 4 a 8 e da 4 a 12 file, e in versione Easy-set da 6 o 8 file con interfila variabile da 45-50 centimetri (limite per larghezza elementi sarchianti) fino ad un massimo di 80 centimetri (limite per larghezza del telaio).
I vantaggi di Unica PVI, la sarchiatrice interfilare di MaterMacc
L'attrezzatura MaterMacc è dotata di elementi sarchianti con 3 o 5 molle, rispettivamente per interfila da 45-50 centimetri e da 70-80 centimetri. Inoltre, è possibile equipaggiare gli elementi di organi (zappe) più larghi per interfila più ampie a parità di numero di molle impiegate.
Il telaio pieghevole, una volta richiuso ha un ingombro stradale inferiore a 2,55 metri e monta di serie un doppio cilindro idraulico per ripiegare solo una delle due ali dell'attrezzo. Il tutto direttamente dalla cabina. Un controtelaio può essere aggiunto al precedente per collegare la sarchiatrice frontalmente al trattore oppure, per abbinare uno spandiconcime e 2 ruote gommate per il trasporto.
Le sarchiatrici MaterMacc sono state progettate con un telaio pieghevole che riduce l'ingombro stradale a 2,5 metri
(Fonte foto: MaterMacc)
3 Sarchiatrici in 1
L'utilizzo della versione con easy-set è ideale per il diserbo di numerose colture ad interfila diverse. Facendo scorrere gli elementi sarchianti sulla guida easy-set è possibile, con un solo modello, sarchiare sia colture con interfila da 70 a 80 centimetri come il mais, utilizzando elementi a 5 molle, sia quelle con interfila da 45 a 50 centimetri come la soia, riducendo a 3 il numero delle molle degli elementi.
Ma Unica PVI easy-set è adatta anche per le colture a file binate come il pomodoro. Anche in questo caso è consigliato usare elementi a 3 molle perché, sebbene l'interfila sia di 75 centimetri, il campo libero tra 2 file binate è ridotto.
Le sarchiatrici MaterMacc sono quindi un investimento sicuro e durevole per qualsiasi azienda agricola che miri a prestazioni elevate e affidabili.
