Solidarietà chiama solidarietà, e così, durante una visita presso lo stabilimento Valtra a Suolahti, un trattore giallo presente nell'Unlimited Studio attira l'attenzione del Team di Matteo Tarabini, sales manager Valtra Italia.
Si tratta di uno dei trattori Valtra richiesti dalla Svezia e coinvolti al Borgeby field day 2018, la cui vendita sostiene la Swedish Childhood Cancer Foundation, un'associazione impegnata nella lotta contro il cancro infantile che come simbolo ha proprio un nastro giallo.
 
Trattore Valtra Unlimited esposto al Borgeby Field Day 2018 in Svezia
Trattore Valtra Unlimited esposto al Borgeby Field Day 2018 in Svezia
 
Subito nasce l'idea nel Team italiano e, in men che non si dica, il 10 ottobre 2018, in occasione dell'annuale Dealer Meeting Valtra tenutosi a Padova presso l'Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Valtra Italia propone alla propria rete di concessionari un'iniziativa benefica nei confronti dell'Istituto stesso.

"L'iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da tutta la rete Valtra Italia" commenta Matteo Tarabini. E l'11 marzo scorso si è tenuta la cerimonia di consegna dell'assegno a Fondazione Città della Speranza nelle persone di Stefania Fochesato, ex presidente e Franco Masello fondatore di Città della Sparanza.
 
Concessionari Valtra, AGCO Finance e il Team Valtra Italia con Franco Masello e Stefania Fochesato
Concessionari Valtra, AGCO Finance e il Team Valtra Italia con Franco Masello e Stefania Fochesato
 

La forza della speranza

"Mio nipote Massimo aveva 13 anni quando è morto. Si è ammalato di leucemia ed è stato curato da una équipe di medici fantastica che però operava in un luogo non consono ad ospitare i bambini affetti da questa malattia. Quando è morto Massimo - racconta Franco Masello - ho pensato che forse era giusto dare una sistemazione dignitosa a questi bambini e alle loro famiglie, assumendomi così la responsabilità di costruire una nuova clinica".

Fondazione Città della Speranza è nata nel 1994 per costruire la clinica, in seguito è nato il Day Hospital, indispensabile per la cura delle malattie oncologiche. "Finito questo progetto, abbiamo finanziato con oltre 20 milioni di euro, 60 progetti di ricerca che hanno contribuito a diminuire le morti da leucemia. Quando è morto Massimo 20 bambini su 100 si salvavano, oggi sono 80 su 100" racconta Franco Masello.

Il nome "Città della Speranza" si ispira ad una analoga fondazione americana "City of Hope" dalla quale i fondatori hanno voluto prendere spunto per le modalità operative, in particolare per la trasparenza, la gestione del denaro e la concretezza.

Nel 2008 è stata costruita a Padova la Torre, 17.500 metri quadrati di laboratori costruiti in due anni e che oggi, in qualità di più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d'Europa, ospita circa 450 ricercatori.
Le tecnologie messe a punto in questi laboratori sono seguite in 51 laboratori centrali di tutto il mondo, dove forniscono uno standard diagnostico per la valutazione dei pazienti dopo solo una settimana di terapia.

Dal 2014 la cinica è centro di coordinamento regionale della rete oncologica pediatrica del Veneto e la Fondazione, che investe circa 2 milioni l'anno in ricerca, si è dotata di un Comitato scientifico internazionale che valuta i progetti da finanziare.

"Il contributo della ricerca è stato fondamentale - spiega Stefania Fochesato - è per questo che dobbiamo continuare ad investire. Siamo un esercito a fianco di genitori e bambini colpiti da leucemie e malattie oncoematologiche, lottiamo per sostenerli al meglio e per sostenere la ricerca. Siamo concentrati sulla risoluzione dei problemi affinché i bambini stiano bene, questo è il punto di forza della Fondazione".

"Noi crediamo nella vita. Noi non sogniamo in grande, noi pensiamo in grande. I sogni non si realizzano, i pensieri invece possono svilupparsi fino a diventare realtà" chiosa Franco Masello.
 

Valtra non si ferma

"Siamo veramente entusiasti del fatto che tutta la nostra rete abbia aderito con passione e impegno a questa iniziativa - racconta Matteo Tarabini. Il risultato ottenuto e la grande partecipazione, ci hanno convinto a riproporla anche quest'anno. La nobile causa sostenuta da Città della Speranza è così importante da non poterla ignorare".