La rotazione colturale non è di certo un concetto nuovo in agricoltura; quello che oggi si propone di innovativo sono le soluzioni tecniche che permettono di ottenere maggiori benefici, sia agronomici che economici, in un'ottica di agricoltura più sostenibile.

L'avvicendamento colturale è in assoluto il pilastro fondamentale della moderna agricoltura conservativa, cioè quel complesso di tecniche agronomiche atte a preservare il suolo, esaltandone le potenzialità fisico-chimiche e biologiche.
Uno degli obiettivi riconosciuti di questa pratica è quello di aumentare le capacità idrauliche e idrologiche dei suoli agrari e pertanto anche l'irrigazione, al pari delle lavorazioni meccaniche, deve assumere un ruolo migliorativo, evitando ogni tipo di compattamento od erosione del terreno.

Appare evidente, in questo contesto, che tra le diverse tecniche adottabili, la subirrigazione, nota per l'interramento di specifiche ali gocciolanti, sia la forma di irrigazione (e concimazione) che meglio sposa il concetto di agricoltura conservativa e, di conseguenza, di rotazione colturale.

A tale scopo Netafim, con la sua esperienza, da oltre venti anni offre soluzioni innovative e vantaggiose dal punto di vista agronomico e gestionale.
Le ali gocciolanti proposte da Netafim per la subirrigazione, nei modelli Uniram As e Dripnet As, presentano al loro interno un gocciolatore autocompensante con sistema integrato anti-intrusione e anti-sifone, capace di ovviare ai tipici problemi di occlusione da agenti esterni come terra e radici.

L'alta tecnologia dei gocciolatori sopra citati, offre un elevato livello di uniformità di erogazione, presupposto basilare per questa tecnica di irrigazione, il cui obiettivo tecnico è quello di ricreare un banco omogeno di umidità che possa risalire secondo il principio della "risalita capillare".

Su una tipica rotazione a cereali (come mais, sorgo, riso) - leguminosa (come soia, erba medica…) la profondità di posa che Netafim suggerisce è indicativamente di 30 centimetri, ma data l'enorme variabilità dei suoli italiani, può essere anche ridotta a 20-25 centimetri.
A tali profondità è infatti provato che il sistema di subirrigazione risulta efficace su tutte le colture sia per l'apporto di acqua che di concime, indipendentemente dal programma di rotazione applicato.

La subirrigazione Netafim, quindi, si presenta ad oggi come la tecnica più avanzata di irrigazione a goccia; un unico strumento che si adatta all'elevata variabilità di condizioni agricole e in grado di sostenere le esigenze dell'agricoltura e dell'azienda agricola moderna.

Ala gocciolante Netafim in subirrigazione su mais