A differenza delle passate edizioni, il salone della funzionalità sarà collocato non già all'interno del quartiere fieristico, ma nel Centro congressi adiacente alla fiera, vicino all'ingresso di Piazza Costituzione.
La nuova collocazione del Mia, che prevede la possibilità di accedere al quartiere fieristico direttamente dall'interno del salone, consente allestimenti di notevole impatto, offrendo al pubblico la visione di quello che il design del verde, la bioarchitettura e le innovazioni tecnologiche applicate, possono oggi realizzare per le aree urbane e periurbane.
Installazioni verdi, pareti con coperture vegetali, sistemi per giardini pensili e soluzioni di arredo urbano con biomateriali, questo sarà il colpo d'occhio per i visitatori del Mia, che in questo spazio espositivo trovano non soltanto mezzi meccanici, tecnologie e sistemi per le attività agricole multifunzionali (manutenzioni territoriali, gestione aree verdi, agriturismo, attività ricreative in ambiente rurale), ma anche una rappresentazione di come si svilupperà nel prossimo futuro il rapporto fra spazio urbano ed aree agricole.
"Già oggi stiamo assistendo ad una riscoperta dell'agricoltura nei contesti urbani - spiega Gianluca Cristoni, coordinatore delle attività nell'ambito del salone e presidente della Fondazione Biohabitat - perché il rapporto con la natura, il senso delle stagioni, l'atto di coltivare la terra come esperienza antropologica fondamentale, stanno entrando a pieno titolo nel dibattito sulla qualità della vita e sul destino delle stesse aree urbane".
"Dopo una lunga epoca nella quale la città ha 'invaso' la campagna con fenomeni di cementificazione e di urbanizzazione frenetica - aggiunge Cristoni - si sta aprendo una stagione nella quale la campagna si riappropria degli spazi urbani, con l'introduzione di attività agricole nelle periferie, con la diffusione degli orti urbani, con l'inserimento di colture di tipo agricolo nei parchi e nei giardini pubblici e privati. Eima Mia vuole documentare e promuovere tutto questo".
Il salone della multifunzionalità è organizzato secondo precisi riferimenti tematici: il Green shared, nel quale l'agricoltura viene presentata come attività interdisciplinare ed elemento ispiratore nell'evoluzione dei luoghi e degli stili di vita; il Materials village, realizzato in collaborazione con Material ConneXion Italia, una piattaforma di eventi e iniziative dedicate a promuovere le aziende produttrici di biomateriali e di supporti per la bioarchitettura; il Biodiversity world, sviluppato intorno all'idea che una delle "multifunzioni" dell'agricoltura possa essere anche la preservazione della ricchezza varietale e della memoria storica delle attività primarie.
E infine il Green maker, che mette in primo piano il tema della formazione e delle competenze professionali necessarie per progettare e costruire gli spazi verdi dai quali sempre più dipende la qualità della nostra vita.