Nei più di 50 anni che ci separano dalla nascita del sistema a goccia, parallelamente all'avanzamento tecnologico dei gocciolatori, sono stati fatti grandi passi in studio e ricerca per migliorare la tecnica e affinare i sistemi di filtrazione, aspetto prioritario per le migliori performance nel tempo.

Il progressivo peggioramento della qualità dell’acqua rende, infatti, sempre più necessaria una efficace filtrazione, ovvero il processo che separa le sostanze solide in sospensione nell'acqua così da poter rimuovere le particelle il cui diametro potrebbe occludere gli erogatori, siano essi ali gocciolanti, gocciolatori o sprinkler.

La conoscenza della provenienza - pozzo, fiume, canale, lago, bacino - e delle caratteristiche chimico fisiche dell'acqua da utilizzare è il punto di partenza per definire il corretto sistema di filtrazione.
Analisi di laboratorio potranno verificare il valore di Totali solidi sospesi - Tss espressi in milligrammi litro oltre a quantificare la presenza di sostanze minerali, organiche e di microelementi. Specifica attenzione va prestata alla presenza di ferro bivalente che dovrà essere trasformato nella forma trivalente tramite ossidazione chimica o fisica.

Da queste informazioni deriva la scelta del tipo di filtro che, in linea di massima, segue quanto di seguito illustrato:
  • In presenza di Sabbia < 3 p.p.m si consiglia un filtro a rete automatico (immagine di apertura). Ricorrere a filtri automatici è funzionale alla riduzione delle voci passive del conto economico andando essi ad agire sulle spese di manodopera ed energetiche in caso di utilizzo di sistemi a bassa pressione di lavaggio. La filtrazione automatica a rete, combina alla buona qualità di filtrazione caratteristiche quali una bassa quantità di acqua di lavaggio necessaria, una bassa pressione di lavaggio (2,5 bar), un’ampia superficie filtrante, alte pressioni massime di lavoro (10 Bar) e basse pressioni minime di lavoro (2,5 Bar). Inoltre, caratterizzati da bassissima manutenzione, possono lavorare con la sola pressione presente in linea ed è possibile effettuare il lavaggio senza interrompere l’irrigazione.
 
Filtro Idrociclone
 
  • In presenza di Sabbia > 3 p.p.m si consiglia un filtro idrociclone combinato al filtro a rete automatico. Il primo, separa le particelle di sabbia dall’acqua grazie a un effetto vortice. Le particelle di sabbia più pesanti si depositano nel serbatoio la cui valvola di scarico deve sempre essere un po’ aperta per consentire il continuo deflusso della sabbia. 
 

Batteria a graniglia pre-assemblata su autoportante in metallo
 
  • In presenza di acqua ferma con scarso movimento di ricambio, formazione di alghe nonché presenza di argilla e acque reflue, si consiglia di utilizzare un filtro a graniglia automatico associato a un filtro a rete manuale. In questo caso la separazione avviene mediante sabbia quarzifera con accumulo dello sporco sulle particelle di quarzite. L’espulsione dello sporco avviene mediante inversione del flusso dell’acqua a tempo e a pressione. Sempre più diffuse sono le batterie a graniglia pre-assemblate e dimensionate, fissate su base autoportante in metallo, complete di valvole di controlavaggio, collettori e centralina già predisposte per l’installazione.
  • In presenza di acqua in movimento con alghe, melma e sabbia si consiglia di utilizzare prima un filtro a dischi automatico per il mantenimento nel tempo di una costante efficienza dell’impianto d’irrigazione. Un elemento filtrante contiene una pila di dischi compressi e scanalati diagonalmente che costringono i detriti a passare attraverso numerosi punti di intersezione. Questo processo, essendo la filtrazione un processo statistico, aumenta la probabilità di fermare le differenti forme di particelle di sporco. Avendo più strati di filtrazione, si tratta di una filtrazione di profondità. Da qualche anno la tecnologia Spin Klin, leader nel sistema di filtrazione a dischi automatica, è stata integrata dalla tecnologia Apollo, che permette di abbinare l’alta capacità di filtrazione alla bassa pressione di controlavaggio (1,5 Bar) invece di 2.8 bar dello Spin Klin.
Spin Klin Apollo

Dopo aver identificato il tipo di filtro, occorre passare al suo dimensionamento. La portata massima di filtrazione generalmente riportata a catalogo è quella con acqua pulita. Pertanto, nella scelta del filtro è bene considerare, per il suo dimensionamento, il 20-30 per cento in meno della portata massima di filtrazione riportata.
 
Ultimi passi per definire il sistema di filtrazione sono, conoscere la pressione e il grado di filtrazione da utilizzare, la topografia dell’impianto e dove verrà allocato il sistema di filtrazione.
 
Gli esperti Netafim, sapranno seguire con competenza e accuratezza il percorso di scelta così da definire il sistema di filtrazione su misura per ogni situazione specifica salvaguardando l’investimento alla base dell'impianto irriguo.