Lo sapevano anche i Cinesi che una piccola goccia, se cade con costanza e per lungo tempo, intacca persino la roccia. Il potere di una goccia lo intuì anche Simcha Blass, un ingegnere idraulico israeliano che nel 1965 arricchì il kibbutz israeliano di Hatzerim, situato nel cuore del deserto del Negev, di un nuovo metodo per apportare acqua alle colture.
Simcha Blass progettò infatti una prima versione di tubo gocciolante, il quale rilasciava lentamente l’acqua dove era maggiormente necessaria.
La caduta lenta e cadenzata di gocce d’acqua lenta portava infatti a risultati notevoli in termini di crescita della vegetazione.
Presente in Italia dal 2005, Netafim offre soluzioni tecnologiche che rappresentano l'evoluzione di quel primo "tubo gocciolante". Soluzioni che possono essere applicate sia a colture cosiddette "alte", come le frutticole, sia a colture come patata, mais e cipolla.
Viste le condizioni siccitose da record del 2012, seconde solo all'estate del 2003, la corretta gestione della risorsa idrica dovrebbe essere guardata come una delle aree a maggior potenzialità di crescita a livello aziendale.
Sprecare acqua non è solo sciocco dal punto di vista produttivo, ma è anche immorale dal punto di vista etico.
Netafim è in grado di fornire soluzioni che spaziano dall'irrigazione a goccia a quella per aspersione. Fra i gocciolatori, i microirrigatori e i nebulizzatori Netafim ogni agricoltore può quindi trovare la soluzione più consona alla soddisfazione delle esigenze idriche delle proprie colture, sia che esse vengano coltivate a pieno campo oppure in serra.
 
L'azienda in cifre

 
Fondata nel 1965, Netafim è oggi presente in tutti e cinque i continenti e consta di 13 differenti siti produttivi. Complessivamente dà lavoro a oltre 2.400 dipendenti a livello mondiale e rappresenta una delle aziende leader a livello globale per quanto riguarda l'irrigazione delle colture.