Il 2050 sembra un anno di cui ormai sappiamo già tutto. Saremo più di nove miliardi di esseri umani, l'energia sarà tratta per lo più da fonti rinnovabili, la virtualizzazione della vita quotidiana avrà stravolto il modo di comunicare tra esseri umani. Oppure, in accordo coi Maya, non vi sarà proprio più una Terra su cui vivere. In evidente disaccordo coi Maya, i designer europei e americani hanno creato una serie di "concept" che azzardano nuove forme e funzionalità per le macchine agricole. I trattori saranno specializzati, dal look fortemente entomologico. E saranno anche completamente robotizzati e non necessiteranno più della presenza fisica dell'uomo. La scelta degli insetti come modello d'ispirazione ha diversi perché. Innanzitutto è la Famiglia animale più variegata che ci sia in Natura, come pure è quella che meglio si é specializzata evolutivamente, per adattarsi ai diversi ambienti in cui vive. Seguendo quindi le logiche evoluzionistiche entomologiche, il centro stilistico americano “Pope Design” e il Centro ricerche Valtra hanno formulato ipotesi di macchine basate sulla filosofia “Ants”, in italiano “Formiche”. Secondo questo approccio d'ispirazione naturale, nel 2050 i parchi macchine aziendali acquisiranno una struttura organizzativa simile a quella che domina all’interno di un formicaio, con l'operatore che rappresenterà la “regina”, che comanderà ogni operazione senza nemmeno uscire dal proprio ufficio. Vi saranno poi macchine “Soldato”, con potenze al massimo di 140 cavalli, ma agili e dinamiche. Al loro fianco le macchine “Operaie”, più strutturate e orientate alle lavorazioni pesanti. Le potenze in questo caso potranno salire al limite dei 300 cavalli.

 

 

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Tratto da Macchine Trattori - marzo 2011

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore

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