Lo stage 3B è una realtà, ma lo stage 4, il punto di arrivo delle attuali normative, non è lontano. Fra due anni la resa dei conti. E qualcuno è ancora indeciso su come affrontare il domani. Il dubbio su Egr o Scr continua a dominare le meditazioni sulle scelte strategiche di chi quei motori deve sposare, almeno temporaneamente. Scegliere una tecnologia piuttosto che l’altra non significa solo accettarne pregi e difetti, significa mettere a rischio il proprio futuro nel caso la scelta si riveli sbagliata. L’egr, come più volte si è scritto, è una tecnologia facile da gestire ed economicamente sopportabile, nel senso che non alza più di tanto i costi dei motori, ma è difficile che possano superare il fatidico stage 4. Per questo molti sembrano già da ora voler abbracciare l’Scr. Questi esalta le prestazioni, ma si propone quale tecnologia non ancora pienamente acquisita e dai costi non indifferenti. Senza contare che costringerà gli operatori a doversela vedere oltre che con i pieni di gasolio e i cambi dell’olio anche con i pieni di urea. Al momento, però, sembra essere l’unico sistema per superare lo stage 4.

 

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Tratto da Macchine Trattori - gennaio 2011

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore