L'Unima, Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola e  il Gruppo Feraboli, lo storico brand cremonese che riunisce i marchi Feraboli, Cimac e Agm, hanno sottoscritto un accordo

L'Unima ha spiegato che i possessori della nuova 'Card Feraboli', rilasciata ai soci dietro presentazione della tessera Unima al momento del primo acquisto, potranno godere di sconti fino al 25% sul prezzo di listino per l'acquisto di nuove macchine a marchio Feraboli, Cimac e Agm, nonché sui ricambi per tutti i brand Feraboli Group

Oltre al vantaggio immediato, la 'Card Feraboli' da al suo possessore anche la possibilità di accedere a ulteriori sconti grazie a un sistema di raccolta punti.

"Con questo accordo - sottolinea Aproniano Tassinari, presidente di Unima - diamo una risposta positiva ai tanti nostri associati che ci chiedevano di allargare il ventaglio delle offerte includendovi anche mezzi specifici per la zootecnia. Sulle ali di queste richieste e grazie alla sensibilità dimostrata dai nostri nuovi partner, siamo arrivati a un accordo concreto, in grado di rappresentare un ulteriore ed esclusivo vantaggio per gli associati".

"Gli agromeccanici – spiega Francesco Feraboli, presidente di Feraboli Group – rappresentano una fetta fondamentale della nostra clientela. Si tratta di una categoria naturalmente votata alle alte tecnologie, alla qualità dei mezzi e alle soluzioni innovative. Come costruttori siamo in grado e ben lieti di soddisfare tutte queste necessità". 

"L'aver funto da anfitrione per la firma dell'accordo tra Unima e Feraboli ha per noi un significato particolare che prescinde dalle macchine e dai vantaggi economici per gli associati - conclude Clevio Demicheli, presidente dell'Apima di Cremona e vicepresidente vicario di Unima, oltre che presidente della Flima, Federazione lombarda – quando nel 1935 venne costituito il primo consorzio tra i trebbiatori della provincia di Cremona, nucleo fondante dell'attuale Apima, ne venne eletto presidente l'ing. Antonio Feraboli, al quale succedette nell'immediato dopoguerra, quando nel 1946 il consorzio divenne associazione, il figlio Luigi. Feraboli ha dunque sempre fatto parte, in un modo o nell'altro, della realtà del Contoterzismo cremonese e l'accordo appena siglato ha per noi lo stesso gusto che da incontrare un vecchio amico che si era perso di vista".