"La nascita di una sinergia tra tutti gli attori del palcoscenico dell'agricoltura italiana ha finalmente trovato la sua piena realizzazione". Questo il primo commento di Aproniano Tassinari, presidente di Unima (Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola), alla conclusione del convegno 'L'Europa e le prospettive dell'agricoltura Italiana' organizzato dalla Commissione agricoltura della Camera.

"Inquadrato in una prospettiva comunitaria – prosegue Tassinariil futuro del nostro settore primario non può essere distinto dal ruolo che l'Italia saprà ricoprire nell'ambito della definizione della nuova Pac che, come ha evidenziato il presidente Paolo Russo nella sua introduzione, deve essere moderna e rispondere alle esigenze globali del settore.

I dati sulla contrazione del reddito degli agricoltori italiani citati dal vicepresidente della commissione, Angelo Zucchi, fotografano la realtà di un settore che ha subito la crisi al pari di tutti gli altri ma che, troppo spesso, è stato trascurato dalle istituzioni".

Un ulteriore incremento delle difficoltà degli agricoltori rappresenterebbe una spinta aggiuntiva al fenomeno dell'abbandono dei campi e, ove anche questo non accada, si rifletterebbe sul comparto agromeccanico le cui aziende, già oggi, incontrano enormi difficoltà nella riscossione dei crediti, trovandosi di fatto spesso a svolgere coattamente il difficile ruolo di finanziatori a breve termine degli agricoltori.

All'incontro si è registrata la presenza dei rappresentanti del comparto produttivo, con agricoltori, contoterzisti e industria, ma anche del mondo accademico e dei vertici politici e tecnici delle istituzioni a tutti i livelli, dalle Regioni ai massimi rappresentanti presso la Comunità europea.

"Abbiamo più volte chiesto che, in ogni occasione legata alle decisioni sulle politiche agricole, si desse vita a un sistema di consultazione che desse ascolto a tutte le voci che compongono il complesso mondo della produzione – spiega Tassinari – Siamo stati felici di constatare che i nostri appelli non sono caduti nel vuoto".

"Sebbene si sia trattato 'solo' di un convegno – conclude Tassinari – si sono finalmente viste realizzare quelle sinergie indispensabili alla salvezza dell'agricoltura italiana. Nel clima economico generale votato alla ristrettezza, la difesa del budget per l'agricoltura non è un compito facile da realizzare; sono tuttavia convinto che l'Italia, intraprendendo la strada della cooperazione interna, abbia finalmente iniziato a porre in essere le condizioni indispensabili per far valere con tutta la forza necessaria le proprie richieste in tutte le sedi di discussione e decisione dell'Unione europea".