Rango, performance, contatto con la clientela e il rispetto degli impegni. Questi sono i quattro pilastri su cui poggia Case IH. Pilastri robusti, vi è da dire, tanto che il colosso rosso è riuscito a infilare ottimi risultati nel 2009 a livello mondiale. A fronte di un calo del mercato del 22% nei trattori e del 20% nelle mietitrebbia, Case IH ha raccolto un +2,2% in entrambi i segmenti. I manager Case IH, uno dopo l’altro si passano quindi il testimone della celebrazione del successo. Sylvain Blaise riassume lo scenario europeo per Case e Steyr: vi è stato un calo nelle vendite, è vero, ma anche una crescita in market share. Ciò significa aver recuperato posizioni a livello di ranking continentale, nel quale Case IH si trova la momento al quarto posto. “Per salire al terzo” - sottolinea Blaise - “sarà necessario superare la soglia del 10% in market share”.
Una sfida non del tutto indifferente, vista la concorrenza agguerrita che Case IH si trova a fronteggiare. “Il focus” - prosegue Blaise - “sarà per Case sull’uso di bioenergie come propellenti, strumenti utili per il precision farming, l’incremento della velocità d’esecuzione dei lavori agricoli e l’aumento della produttività assoluta per l’agricoltore”. Si vuole inoltre migliorare l’interfaccia macchina-uomo e si punta infine su di una nuova concezione della tecnologia relativa alla trasmissione. August Von Eckardstein sposta l’attenzione sul comparto fienagione, segmento sul quale Case IH investe continuamente. Novità ci sono infatti sia per le roto imballatrici che per le Big Balers. “L’agricoltore deve raccogliere in fretta” - sottolinea Von Eckardstein - “in fretta e bene”. Non solo in campo vanno limitati i tempi di esecuzione delle lavorazioni, ma anche riducendo ogni possibile tempo morto che l’operazione può includere, come il passaggio da un campo all’altro. A Gerry Salzman è dato il compito di parlare di raccolti: le Axial flow compiono 30 anni e in questo lasso di tempo hanno venduto più di 130.000 unità nel mondo. In Europa circa il 30% delle mietitrebbia usano un qualche tipo di sistema rotativo. Un sistema i cui benefici si toccano particolarmente quando si voglia preservare la granella e fornire un prodotto sano. La linea 9120 vede ingrandire i serbatoi di raccolta fino a oltre 12.000 L, un valore tra i più alti nel mercato. Migliorata anche nella barra falciante e nell’aumentato fronte di raccolta (fino a 10,7 m), la Case IH 9120 diviene ancora più efficiente e veloce nell’esecuzione della trebbiatura.
Ma il piatto forte poggia su quattro ruote motrici e porta nomi di trattori. Christian Huber sviscera le novità che Case IH vuole condividere con il mercato: la serie Quantum è stata omologata anche per un peso inferiore ai 3.000 kg; mentre la serie JXU, accessoriata con un 20 x 20 Power Shuttle, si arricchisce del nuovo 115 Cv e di una capacità di carico maggiorata a 7,4 tonnellate. Maxxum ha beneficiato di un restyling e conta ora su 11 differenti modelli: cinque con iniezione meccanica e sei Multicontroller che permette la guida con l’uso di una sola mano. Le motorizzazioni sono a 4 e 6 cilindri, con 100-110 hp e 115, 125, 140 hp rispettivamente. Inoltre, i modelli 125, 140 e 155 saranno dotati della trasmissione semi-powershift: concepita in tre differenti configurazioni, appare ideale per il trasporto su strada. Per i modelli 165 e 210 sarà poi disponibile un cofano particolare, che permette ampia reversibilità con tutto il vantaggio conseguente al momento della manutenzione. Grazie all’AFS Pro 300 l’agricoltore potrà inoltre monitorare il consumo di gasolio, i parametri del motore e del sollevatore e i dati potranno essere scaricati via USB per essere analizzati stando seduti comodamente in azienda.
Last but not least, rimane la serie Puma. Il suo nuovo sistema frenante ABS, operante ad aria compressa convertita in forza idraulica, rafforza i parametri di sicurezza del Puma CVX. Una funzione addizionale del sistema frenante è il controllo dello slittamento delle ruote durante la curvatura. La nuova gamma presenta modelli che spaziano da 127 a 213 hp. I modelli dai 165 hp in su beneficiano anche di una presa di potenza migliorata nelle performance, che permette di raggiungere i 1.000 giri/minuto rimanendo in linea con i 1.900 giri/minuto del motore, con tutti i conseguenti vantaggi di efficienza e di risparmio in termini di combustibile. Anche la serie Puma è equipaggiata col sistema Multicontroller e l’AFS Pro 300. Il premio “Machinery of the year” - conferito ala serie Puma dall’Agritechnica di Hannover - fa quindi da contrappunto al Tractor of the Year vinto dal New Holland 7070.