Introduzione

I prodotti fitosanitari comprendono tutte quelle sostanze chimiche, naturali o di sintesi, utilizzate principalmente in agricoltura per controllare o evitare lo sviluppo di organismi nocivi. L'impiego in agricoltura di questi prodotti, rappresenta il mezzo più efficace per limitare le perdite quantitative e incrementare le rese.

Inoltre, l'impiego di prodotti fitosanitari consente di ridurre i danni a carico della componente nutrizionale (modificazioni biochimiche indotte dal parassita della pianta ospite), i sanitari (presenza di tossine microbiche), i danni organolettici (alterazione del gusto), e i danni commerciali legati al prodotto esteticamente poco convincente. A queste considerazioni aggiungiamo il ruolo dei prodotti fitosanitari nell'assicurare una risposta ad una crescente  domanda di prodotti agricoli alimentari da parte della popolazione mondiale.

 

Sicurezza nell'impiego degli agrofarmaci

Questi prodotti tuttavia, essendo potenzialmente tossici, mettono a rischio la salute degli gli operatori agricoli, quali utilizzatori di fitosanitari. L'esposizione può portare a manifestazioni tossiche nel breve periodo - tossicità acuta: nausea, vomito, mal di testa, sonnolenza, nervosismo, allucinazioni visive, pruriti - oppure ad effetti a lungo termine - tossicità cronica: cefalee, gastriti e seri disturbi alla salute anche mortali (tumori).

La legge italiana ed europea in materia di sicurezza, cerca di tutelare la salute dei suoi lavoratori ma sfortunatamente sono molto poche le informazioni sull'esposizione degli agricoltori.

In quest'ottica la presenza del mezzo agricolo cabinato, insieme alle norme di protezione personale da utilizzare in tutte le fasi di preparazione e distribuzione dei prodotti fitosanitari, rappresenta un complemento ideale per una sicura protezione dell'operatore. Una cabina pressurizzata e dotata di filtri a carboni attivi è l'ideale.

 

Le cabine 'Protector' Antonio Carraro

Le cabine 'Protector' sono state progettate per proteggere l'operatore nelle colture di difficile accesso, filari obliqui o in forte pendenza, ma soprattutto, per proteggere l'operatore durante le operazioni di trattamento con fitosanitari. Il Centro Studi Antonio Carraro, dopo sette anni di ricerca e di prove, ha aperto la strada ad un nuovo modo di concepire il lavoro nelle colture. Ha pensato all'operatore e alla sua salute e ha fatto nascere cabine di nuova concezione non solo per forma, ma soprattutto per contenuti.

C'è chi ancora confonde cabine simili con le 'pressurizzate' Antonio Carraro, asserendo che si possono fare cabine uguali a costi inferiori. Chi parla così non tiene conto della sostanza e di alcuni concetti-chiave della filosofia costruttiva Antonio Carraro: la chiusura perfettamente ermetica, la pressurizzazione (da non confondere con l'aria condizionata!) e il sistema di controllo dell'aria in cabina. Per Antonio Carraro questi non sono fatti marginali: di mezzo ci va la salute e la vita stessa dell'operatore. Gli agrofarmaci espongono a rischi gravi la salute di chi li maneggia. Gli operatori europei (a differenza degli americani che devono attenersi a rigorose norme di sicurezza in vigore già da una decina di anni) non usano ancora proteggersi adeguatamente per limitare la possibilità di contrarre intossicazioni e malattie che possono essere letali. La legislazione in materia viene sistematicamente ignorata, né ci sono precise statistiche in materia. Il prof. Ettore Capri dell'Università di Chimica Agraria e Ambientale di Piacenza ha compiuto, con altri colleghi europei, una ricerca con risultati sorprendenti e purtroppo molto allarmanti e in Lombardia sono iniziati monitoraggi sistematici sui dati raccolti da tre principali attività a rischio espositivo:

  1. miscelazione e carico dei fitofarmaci
  2. applicazione
  3. rientro in campo dopo il trattamento

Per ognuna di esse sono stati individuati gli elementi che maggiormente influiscono sul grado di esposizione dell'operatore. Vi sono solo certezze: lavorare con i prodotti fitosanitari senza le dovute precauzioni (con le sole precauzioni di tute, guanti, occhiali, casco) non è sufficiente ad evitare contaminazioni e il rischio di malattie è serio, a cominciare da intossicazioni più o meno gravi che colpiscono pelle e polmoni, fino a gravi patologie e tumori che conducono alla morte. I risultati dei test compiuti proprio dall'equipe del prof. Capri nel Centro Studi Antonio Carraro con le cabine Protector, hanno sorpreso, superando gli standard richiesti. Ciò significa che l'operatore che lavora con cabina 'Protector' è sicuro di respirare aria pulita nell'abitacolo.

Le cabine 'Protector' sono attualmente le uniche oggi con queste caratteristiche (nella foto di destra: il pannello di controllo):Protector 100

  1. cellula di sicurezza ermeticamente chiusa
  2. possibilità di montaggio e smontaggio dalla piattaforma su silent-block
  3. comandi dei pedali del trattore sono sospesi per escludere ogni contatto con l'esterno
  4. utilizzo di filtro a carta x particelle solide 
  5. utilizzo di filtri a carboni attivi per depurazione degli aerosol nocivi
  6. sistema AirControl di monitoraggio della chiusura pressurizzata e della salubrità dell'aria all'interno dell'abitacolo 
  7. accesso in cabina è comodo e libero da ostacoli nonostante la compattezza degli spazi
  8. visibilità a 360° grazie alle pareti dell'abitacolo completamente in cristallo, al grande lunotto posteriore con visuale diretta sugli attrezzi e agli oblò in corrispondenza delle ruote anteriori

 

Cabina Protector 100

Supercompatta 'Protector 100' (h cm 1740) a pressurizzazione a controllo digitale offre un accesso comodo e libero da ostacoli. Protector 100 è predisposta per autoradio, accendisigari e fanaleria posteriore integrata sul tetto. Telaio in acciaio a profilo 'a farfalla' a raggio continuo senza nessuna sporgenza di cerniere e spigoli. Due oblò nella parte anteriore danno visibilità ai pneumatici in fase di lavoro. La pressurizzazione è garantita dall'isolamento completo dell'abitacolo grazie ai comandi sospesi all'interno della cabina. Il sistema di pressurizzazione a controllo digitale AirControl serve a garantire il funzionamento sempre efficiente della pressurizzazione. Il display a cristalli liquidi tiene costantemente aggiornato l'operatore sullo stato di efficienza del sistema: invita l'operatore di attendere qualche secondo prima di partire, fino a che l'abitacolo non sia perfettamente in pressione; indica le ore di utilizzo e quelle di durata residua del filtro a carboni attivi che assorbe totalmente polveri fini di qualsiasi natura; segnala i valori della pressione interna che non devono scendere al di sotto di determinati parametri, a garanzia del giusto grado di isolamento dagli agenti esterni. L'aria che si respira nelle cabine Protector100 durante le lavorazioni con fitosanitari è perfettamente pura.

La cabina "Protector 100" è omologata secondo la Direttiva sulla sicurezza  86/298/CEE.

 

Per ulteriori informazioni: AntonioCarraro.it