Formazione, formazione, formazione.
Questa è la parola chiave del futuro di Unacma, giunta al proprio 10° compleanno ed alla prima conferenza stampa come associazione. Gli obiettivi di Unacma sono chiari: entrare in colloquio con enti e associazioni (Enama pe esempio).
Dopo una prima fase di introduzione, in Unacma si è pensato a quali servizi fornire agli associati. Non sono solo i sostenitori, ma anche tutti coloro che nel settore versano contributi a confcommercio. Siamo ormai tra gli 850 e i 900 individui (200 circa sono gli associati di Unacma). Il fatturato globale degli associati si attesta sul 60% del totale (circa 4 MMM € sui 7-8 MMM €). Anche alcuni CAP fan ormai parte di Unacma: cosa che ha mitigato la rivalità fra privati e CAP stessi. Tramite Assocap, auspica Guglielmo Carlini (presidente Unacma), si dovrebbe avere l’inserimento in associazione di tutti i CAP.

 

Bologna, 24 ottobre 2008: prima conferenza stampa di Unacma
 

Siamo giunti a una fase di rinnovamento: passo necessario a tutto il settore della distribuzione. Si cerca una svolta nei concessionari per quel che riguarda il rapporto coi costruttori e con gli utilizzatori. Il mercato è saturo - lamenta il presidente - e ha segnato per diversi anni il segno meno. Specialmente in Italia, mentre in EU ci sono segnali di ripresa. Responsabilità sia delle istituzioni che dei costruttori: “Se non c’è la meccanizzazione non c’è agricoltura”, lamenta ancora Carlini.
La qualità delle produzioni passa anche attraverso l’utilizzo degli strumenti offerti dal comparto. Al prossimo incontro col Ministro Zaia si cercherà di riprendere un dibattito che era già partito ed è sfumato solo a causa del cambio del governo. Per esempio, i PSR di certe regioni escludono il comparto agricolo dai loro piani di contributi. La percentuale di obsolescenza è divenuta così molto elevata: ci vorranno 20 anni per il turnover, ma tra 20 anni le macchine moderne di oggi saranno le obsolete di domani.
Ma veniamo al perché di Agridealer Day: la necessità di efficienza dell’azienda implica la circolazione di informazione, relazioni e conoscenza. L’incontro è finalizzato ai concessionari, ma anche ai costruttori e a tutti coloro che orbitano intorno al comparto della distribuzione.
Sono ormai 3 anni che Unacma sta lavorando su questo progetto: dopo due assemblee si è trasformata l’iniziativa in congresso. Il taglio è diverso: questo per dare un’immagine all’Agridealer Day, che dovrà divenire un evento che permette al concessionario di avvicinarsi alle problematiche del settore e ricevere informazioni a proprio supporto.
E’ parallelamente iniziata una ricerca per approfondire i temi sensibili, per aiutare l’intera filiera.
Inizierà a breve anche un’indagine – tanto delicata quanto importante – sul grado di soddisfazione del concessionario nei confronti dei costruttori (già fatta a livello europeo in Francia e Germania). A gennaio saranno inviati questionari ai soci Unacma, sui quali i dealer italiani potranno esprimere in modo preciso il proprio grado di soddisfazione nei confronti delle case costruttrici da loro distribuite. I risultati del sondaggio verranno presentati nel 2009. I risultati dei precedenti sondaggi (due in Francia e uno in Germania) sono stati molto eclatanti e per certi versi inaspettati.

Progetto Unacma ROC
ROC (Rete Officine Certificate): officine dal profilo di massima qualità a 360° (lavoratori, sicurezza, efficienza, sevizio). Avranno un disciplinare standardizzato, fissato dall’associazione. Dopo questa fase di progettazione si partirà con le prime officine che dovranno rispettare il disciplinare al 100%. Previsto un congruo piano di corsi di formazione: di base e di marketing, di post-vendita, gestione della concessionaria, comunicazione per trasmettere valore d’impresa, l’attività manageriale e la sicurezza in azienda.

Unacma service
Creata anche una società di servizi, pronta ad offrire ai nuovi associati strumenti di molti tipi: incluso quello finanziario. Unacma si prefigge di andare oltre il finanziamento già offerto dalle case costruttrici: verranno finanziati anche gli investimenti per impiantistica, stalle, ristrutturazioni aziendali, acquisto di terreni, non solo dell’agricoltore ma anche del contoterzista.

Società Cento8
Società che prende il nome da un articolo di legge, proporrà soluzioni finanziarie ad hoc. Unacma Service, sottolinea Carlini, è coinvolta al 51% in Cento8. Si prenderanno accordi con diversi istituti bancari (da render noti però solo in futuro). E’ previsto un reparto in front-office e uno di back-office, necessari allo svolgimento dei lavori. Non vuole essere semplice società di brokeraggio, ma vuole alzare il livello di competenza dei concessionari. Il concessionario Cento8 sarà importantissimo: sarà colui che si muoverà come un professionista nei confronti della clientela. Sempre meno venditore di macchine e sempre più imprenditore, quindi, anche finanziario. La rete di concessionari verrà supportata da una piattaforma web che darà tutte le informazioni necessarie al corretto espletamento delle funzioni.
Cento8 opererà anche sulle società di servizi (cura del verde), noleggio, mutui, credito al consumo.
La convenienza per un agricoltore o per un terzista di andare da Cento8 (cioè dal concessionario che aderisce) risiede nel fatto che il referente conosce il suo lavoro e le sue esigenze. Non deve spostarsi dal proprio interlocutore per chiedere il credito. Si può arrivare in futuro anche al servizio assicurativo.