II gruppo Nardi, con cinque stabilimenti in Italia, uno in Sud-America e collaborazioni industriali in vari Paesi, produce oggi attrezzature agricole all'avanguardia, un obiettivo conseguito scrupolosamente seguendo senza sosta le più moderne risorse della tecnica. 

Il tutto ebbe inizio dall'aratro reversibile a trazione animale, presentato dal fondatore Francesco Nardi alla Fiera di Parigi del 1909, e dopo un secolo d'intensa attività, oggi l'azienda spazia in tutto il mondo, con la sua rete commerciale di distribuzione, dalle grandi forniture ai più importanti progetti agricoli che segnano la storia aziendale, tra i quali: Libia 1930, Somalia 1936, Albania 1938, U.R.S.S. 1958, Ex Jugoslavia 1958, Grecia 1960, Zaire 1965, Ungheria 1968, Egitto 1970, Tanzania 1971, Tunisia 1972, Iraq 1976, Nigeria 1978, Etiopia 1985, Marocco 1988, Cina 1989, Perù 1989, Nicaragua 1989, Iraq 1998.

Lo staff di tecnici e consulenti, è costantemente al servizio degli agricoltori per consigliare le soluzioni migliori e rendere disponibili, su richiesta, anche l'organizzazione di prove pratiche in campo, così da dimostrare senza compromessi, la piena competenza delle macchine Nardi. Le piene competenze e le sicurezze operative, sono state raggiunte con la collaborazione di Università italiane, estere, Istituti Agrari e agricoltori che, con la loro esperienza, hanno fornito validi ed intelligenti consigli. Le aziende del gruppo Nardi hanno svolto da sempre una funzione di volano dello sviluppo economico e sociale delle aree di insediamento e, grazie agli investimenti effettuati per assicurare l'aggiornamento tecnologico del processo produttivo e del prodotto, sono oggi attrezzate per affrontare la sfida globale del 3 millennio (prodotti, mercati, tecnologie, ecosistemi e sviluppo dell'agricoltura), per continuare a svolgere tale ruolo nel futuro.

Una delle ultime novità di casa Nardi nel gruppo delle zappatrici rotative è ZAF. Una zappatrice leggera ma di eccezionale robustezza adatta sia per lavorazioni interfilari sia per lavorazioni in campo aperto. Compatibile con potenze comprese tra i 15 e i 55 cavalli; si collega alla trattrice attraverso un attacco a tre punti di prima categoria a piastre mobili, con possibilità di spostamento rispetto alla mezzeria della macchina di circa quindici centimetri, su entrambi i lati. 

La potenza è trasferita al rotore, munito di quattro zappe per flangia, da una robusta trasmissione laterale a catena con ingrassatori. Ampia regolazione della profondità di lavoro con pattini laterali. La macchina è inoltre dotata di un dispositivo di sicurezza a bullone di tranciamento all'interno del giunto cardanico.