E’ il 17 gennaio, o almeno così dice il calendario: poca però è la neve, tra le infinite distese di conifere e betulle, in una Finlandia dall’inverno più caldo che memoria d’uomo ricordi. Il pullman ci consegna allo stabilimento Sisu Diesel di Linnavuori: prima tappa del Press Event organizzato da AGCO per la presentazione delle novità 2007 che riguardano sia Valtra che Sisu Diesel.

Sisu Diesel
: fondata nel 1942, ha prodotto il suo primo motore agricolo nel 1951, anno in cui ha anche incrociato per la prima volta la propria strada con quella di Valtra (l’allora Valmet). Oggi è la principale fornitrice di motori diesel dell’intero gruppo AGCO, di cui fa parte ormai dal 2004. In curriculum, Sisu Diesel vanta più di 10 campionati europei di Tractor Pulling, montati ovviamente su prototipi Valtra.
Dalla voce di Eero Tomi, Vice Presidente e Managing Director di Sisu, apprendiamo come l’azienda abbia un ambizioso programma di sviluppo incentrato essenzialmente su motori più efficienti ed affidabili, allineati con i moderni standard europei Tier 3. Un altro importante sforzo della società è focalizzato sull’utilizzo del biodiesel. Un piano di 3 anni di investimenti raddoppierà inoltre le potenzialità produttive sia dello stabilimento finlandese di Nokia, che di quello brasiliano di Mogi Das Cruzes, inaugurato nel 1999. L’automazione dei processi è già nel presente uno degli obiettivi della società, per garantire produzioni più flessibili e maggiormente standardizzate. Alla breve visita in stabilimento (e controllatissima, visto che Sisu è anche fornitrice dell’esercito finlandese), emerge il risultato di questa chiara politica aziendale: svariati robot ultramoderni sollevano componenti, li spostano, vi appongono questo o quello, e poi li consegnano al “collega” successivo, con un ritmo lento ma inesorabile e preciso.
Sei sono le gamme di potenza in produzione: dalla Type 33 (3,3 litri), che copre la gamma tra i 50 e i 100 Cv, alla Type 84 (8,4 litri), che spazia tra i 250 ed i 420 Cv. Nel mezzo, ogni possibile classe di potenza viene coperta, con un’ampia flessibilità d’utilizzo garantita dalla parziale sovrapposizione di potenze, dalle gamme 44, 49, 66 e 74.Sisu Diesel Serie Citius

Tra le novità tecniche in cantiere per il 2007: la serie Citius. Dal motto olimpico “Citius, Altius, Fortius” (più veloce, più alto, più forte), Sisu Diesel ha infatti mutuato la denominazione delle proprie produzioni al top di gamma. La Citius consta di numerosi modelli:
• Motori da 3, 4 e 6 cilindri, per 3.3, 4.4 e 6.6 litri
• Motori da 4 e 6 cilindri, per 4.9 e 7.4 litri
• Motori da 6 cilindri, per 8.4 litri
Il range di potenza di questi Common Rail è compreso tra 60 e 400 Cv , mentre la coppia spazia tra i 240 e i 1600 Nm. Ovviamente, tutti i motori della serie Citius soddisfano i requisiti Tier3 / Stage3A per quanto concerne i requisiti sulle emissioni di polveri e NOx.
Anche l’elettronica ha visto notevoli investimenti e risultati: il SisuTronic WinEEM3 Diagnostic Tool è uno strumento potente ed intuitivo per il controllo della funzionalità, dei test, della calibrazione e della diagnostica. I punti di forza del Citius sono, in sostanza, la grande affidabilità e longevità, l’alta densità di potenza e l’elevata coppia, il risparmio di carburante e la bassa rumorosità.
L’unica nota ancora gravata dalla necessità di un ulteriore sviluppo riguarda l’uso del Biodiesel nei motori Common Rail: a causa dell’elevata pressione al momento dell’iniezione infatti, in questi motori il combustibile naturale si presta meno di quello derivato dal petrolio. Il sistema di iniezione Bosh, per esempio, accetta come standard solo un massimo del 5% di biodiesel nella miscela. Sisu Diesel sta approfondendo questo tema e ha verificato l’utilizzabilità nei propri common rail di miscele fino al 20%.



Valtra T Advance - clicca qui per entrare nel sitoValtra: dopo la full immersion tra i motori, il giorno 18 è il turno dei trattori. Valtra è una delle società finlandesi con le radici tra le più profonde nella storia del Paese, essendo nata agli inizi del XIX secolo, pur sotto differente nome. Leader da sempre nel nord del continente, Valtra sta guadagnando la fiducia del mercato anche nei Paesi mitteleuropei e mediterranei ed è nota ai più per la peculiarità di fornire i trattori, per così dire, on-demand, raccogliendo gli ordinativi dai clienti non solo per modello, ma anche per colori esterni altamente personalizzabili a richiesta. Il tutto, garantendo tempi di consegna nella media delle altre società. Questo permette a Valtra di ottimizzare i cicli produttivi, allineandoli alle effettive richieste del momento.Martin Richenhaghen, Presidente del Gruppo AGCO

Caratterizzata da sempre dalla produzione di potenze medio-alte, Valtra ha un duplice motivo per ambientare un Press Event nel proprio stabilimento di Suohlati, avvalendosi per giunta della presenza di Martin Richenhaghen (nella foto a destra) e Gary Collar, rispettivamente presidente e vicepresidente del gruppo AGCO: il primo motivo, più istituzionale, è l’inaugurazione del nuovo centro di ricerca e sviluppo, dotato delle più moderne e razionali aree e strumentazioni per ideare, mettere a punto, testare sotto tutti i punti di vista le macchine del domani.
Il secondo, più tangibile nell’immediato, è quello di presentare i nuovi fiori all’occhiello della casa: i Serie T Advance e HiTech, la nuova generazione di trattori derivati dalla tecnologia che già consolidava i rendimenti in campo della Serie T tradizionale, la Classic.

Rispetto ad essa, i due nuovi modelli sono essenzialmente ancor più improntati alla tecnologia di ultima generazione.
La Serie T HiTech consta di 6 modelli (T 121, 131, 151e, 161, 171 e 191), dotati di potenze comprese tra 139 e 211 Cv . L’Advance consta “solo” dei 4 modelli di potenza più elevata della Serie gemella.

Quali quindi le differenze tra la Serie T Classic, la HiTech e l’Advance?

Valtra - presentazione multimediale della serie T Advance

I due Golden Boys di Valtra constano ovviamente di maggiori dotazioni:
• In termini di controllo della trasmissione si è passati da quella meccanica a quella elettronica (Automatic Powershift da 36 + 36 marce): nella HiTech, i controlli di tipo idraulico spodestano infatti parzialmente quelli di tipo meccanico della Classic, mentre nell’Advance questi sono esclusivamente idraulici, con l’aggiunta di sensori elettronici di carico. In più, nell’Advance è stato aggiunto un joystick che permette un agevole controllo degli elementi idraulici esterni. Ancora, nei modelli Advance, si può selezionare anche un particolare range di marce entro le quali si vuole preferenzialmente operare.
• Entrambi sono motorizzati con la versione “Ecopower” (T 151e, che consente consumi ancora più ridotti), assente nella Classic, come pure constano del “Transport Boost”, una modalità di marcia particolarmente idonea per il trasporto su strada. E per il trasporto su strada è stato introdotto anche il “Balance control”, una volta attivato il quale la macchina minimizza il beccheggio dovuto al peso degli attrezzi portati.
• L’Advance, vero top di gamma, è dotato anche di un ergonomico bracciolo multifunzionale, grazie al quale si possono gestire le condizioni di marcia senza muovere un muscolo in più di quelli strettamente necessari.
• Gli optionals: su HiTech ed Advance, possono essere inoltre richiesti anche aria condizionata, guida satellitare, sospensioni della cabina, TwinTrac Reverse Control (o postazione di guida reversibile, utile nelle operazioni di sfalcio e fienagione).
• Il sollevatore idraulico può giungere nell’Advance fino a 8.100 kg, contro i 7.700 di Classic e HiTech.
Valtra trattori - T Advance - guarda il video
Le portiere sono ampie: visti poi dall’interno, i nuovi Valtra serie T HiTech e Advance sono inoltre spaziosi, confortevoli e permettono una visuale ampia, grazie all’apposizione di vetri unici e privi di punti ciechi. I comandi sono dislocati in modo razionale ed ergonomico, permettendo al trattorista di operare per lunghi periodi nel massimo del comfort e dell’attenzione sulle operazioni in corso.

Come in passato infine, Valtra consente sempre ai propri clienti la scelta “à la carte” del colore del proprio trattore, permettendo così una differenziazione personalizzata che appaghi anche l’estetica senza influenzare la scelta dal punto di vista squisitamente tecnico.


Per inciso, è finalmente iniziato a nevicare…


[a cura di Donatello Sandroni]



Per ulteriori informazioni: Valtra www.valtra.it - sezione "Trattori"

Valtra - trattore di ghiaccio - ice tractor