Dove va il mercato globale del grano in questa campagna commerciale 2025-2026? Va subito detto che una delle principali commodity agricole è preda di una stagione estremamente contrastata e ancora difficile da decifrare in pieno. Perché le condizioni oggettive della domanda sono ancora molto fluide, a fronte di un'offerta che aumenterà sicuramente.
Future, i prezzi più bassi da 5 anni
A livello globale, i mercati dei future sul grano hanno raggiunto livelli molto bassi e mai visti negli ultimi cinque anni. I mercati del grano stanno metabolizzando il sentiment generale sul raccolto del Nord America da circa un mese e c'è una buona consapevolezza che i raccolti dell'emisfero Sud - australiani e argentini - saranno di buona qualità. I future continuano a calare e si trovano vicino al limite inferiore del loro range di negoziazione delle ultime 52 settimane. La pressione sui raccolti e la mancanza di dati fondamentali rialzisti stanno tenendo i mercati sotto pressione.
Rialzi in vista sui mercati internazionali fisici
Eppure, oltre il gioco sempre un po' speculativo sulle aspettative a medio e lungo termine, tipico di tutti i mercati dei derivati, c'è la realtà della produzione e del commercio reali: "Abbiamo assistito a una stabilizzazione e persino a un leggero aumento delle offerte globali di grano da parte dei Paesi esportatori - sottolineano gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan nel report del 22 settembre 2025 - e si sta diffondendo l'idea che, sebbene molte regioni chiave siano in ritardo con le esportazioni, molte agenzie autorevoli prevedono che la domanda di importazioni arriverà sul mercato".
Sempre la medesima fonte afferma: "Il mercato ritiene che, sebbene le dimensioni del raccolto globale siano aumentate, la domanda globale sia ancora presente". In pratica il bilanciamento tra incrementi della domanda e dell'offerta della materia prima è tale da indurre gli analisti a consigliare agli operatori del mercato canadese di non esporsi troppo con vendite consistenti, una implicita ammissione dell'aspettativa di nuovi rincari sul mercato fisico del grano.
Igc, domanda e offerta in aumento
Le ultime cifre dell'International Grains Council (aggiornate il 19 settembre 2025) del resto parlano chiaro: a fronte di una produzione mondiale stimata nella campagna 2024-2025 a 800 milioni di tonnellate e di un commercio internazionale a 197 milioni, si prevede per la campagna 2025-2026 una produzione da 819 milioni di tonnellate (+2,37%) e un commercio pari a 207 milioni di tonnellate (+5%).
A fronte di questi valori di offerta in aumento e pure importanti, si apprezza invece un incremento dei consumi che passano dagli 805 milioni di tonnellate stimati sul 2024-2025 agli 819 milioni di tonnellate di grano previsti per il periodo 2025-2026 (+1,74%). Questo contesto, che vede contemporaneamente il pareggio tra produzione e consumi stimati a 819 milioni di tonnellate e una stabilità delle scorte a fine stagione commerciale tra le due campagne a 270 milioni di tonnellate, viene letto in maniera difforme dai mercati.
Due mercati e due visioni della realtà
Per la visione più prospettica del mercato future le scorte sono sopravvalutate e possono facilmente diventare consumi, spiazzando l'offerta, che vede una crescita della produzione al +2,37%: motivo per il quale i prezzi sul mercato future sono in netto calo.
Al contrario, la lettura del mercato reale è che i consumi globali cresceranno, ma molto più velocemente del previsto, spinti da un aumento atteso del commercio del +5%, fenomeno che potrebbe comportare una riduzione delle scorte minime. In una prospettiva di più breve periodo l'offerta non fa in tempo ad adeguarsi all'aumento della domanda e non a caso i prezzi Fob del grano stanno aumentando.
E le differenti visioni dell'andamento del mercato giustificano da un lato un mercato future in caduta, e dall'altro i prezzi Fob del grano, che sono in tensione sui principali mercati del mondo.
Domanda e offerta si rincorrono
Secondo gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Sask "Si prevede che la dimensione del raccolto globale aumenterà del 2% su base annua, ma d'altro canto anche il consumo aumenterà del 2% per compensare parte del tonnellaggio extra raccolto nell'emisfero settentrionale e le previsioni di raccolti più abbondanti nell'emisfero meridionale".
I prezzi fob del grano
I valori Fob canadesi sono aumentati sia a Vancouver che nella via marittima del San Lorenzo, con un aumento di 4 dollari a tonnellata a Vancouver e nella via marittima del San Lorenzo. I prezzi di macinazione russi hanno aggiunto un dollaro in più alle loro offerte la scorsa settimana, attestandosi a 228 dollari a tonnellata. Le offerte per il Pacifico nordoccidentale degli Stati Uniti sono aumentate di 2 dollari a tonnellata e quelle francesi di 5 dollari a tonnellata.
Ecco infine i prezzi Fob del grano nei principali Paesi esportatori espressi in dollari Usa alla tonnellata dell'inizio di questa settimana, confrontati con quelli della settimana precedente.
| Piazza Fob , varietà e proteine in % | Prezzo Fob in dollari Usa | Prezzo Fob della settimana scorsa |
| Vancouver 13,5% | 256 | 252 |
| US PNV HRS 13,5% | 262 | 256 |
| Russian 12,5% | 228 | 227 |
| Australia APW | 246 | 244 |
| Argentina 12,0 | 227 | 228 |
| French 11,0% | 231 | 226 |
| US Gulf 11,5% | 233 | 228 |
Fattori geopolitici in agguato
Inoltre, vale la pena ricordare che i mercati del grano risentono in maniera immediata di fattori economici e geopolitici.
Per esempio, i dazi sulle esportazioni di grano in Russia sono aumentati fino a 496 rubli a tonnellata (5,87 dollari Usa), rispetto ai 2,07 dollari a tonnellata della settimana scorsa. Un elemento che inciderà negativamente sull'offerta russa delle prossime settimane sostenendo i prezzi sul mercato fisico.
La Russia usa i dazi all'esportazione per assicurarsi sufficienti scorte di grano per il mercato interno e anche per intervenire sui mercati internazionali quando conveniente.
Si segnala invece che sul mercato dei future Usa il 22 settembre la mancanza di un accordo commerciale o di un sentimento di vicinanza tra Stati Uniti e Cina dopo il colloquio ufficiale tra il presidente Xi Jinping e il presidente Donald Trump del venerdì precedente ha inizialmente indebolito i toni del mercato.
I più recenti prezzi in Italia
In Italia da inizio campagna i prezzi sono stati poco reattivi e il grano in generale ha preso a calare di leggermente di prezzo. Alcuni esempi su un buon benchmark come il grano tenero di forza: quotato a Milano il 15 luglio 2025 a 265 euro alla tonnellata sui minimi e 275 euro sui massimi, stabile rispetto alla seduta precedente dell'8 luglio, si ritrovava la scorsa settimana il 16 settembre 2025 a 260-270 euro alla tonnellata, con 5 euro alla tonnellata persi in 60 giorni.
Stessa scena a Bologna: qui il grano tenero di forza il 17 luglio 2025 quotava a 264 euro alla tonnellata sui minimi e 269 euro sui massimi, in crescita sulla precedente seduta del 10 luglio di 2 euro alla tonnellata, ma l'11 settembre era attestato a 257 euro alla tonnellata sui minimi e 262 euro sui massimi, in calo di 2 euro sul 4 settembre e diminuito di 7 euro rispetto al 17 luglio.
Il grano tenero sui mercati italiani avrà una presa di beneficio nelle prossime settimane? Impossibile azzardare previsioni, almeno fino al chiarirsi della situazione sui principali mercati internazionali.






























