Spesso la redditività del comparto vitivinicolo si basa sulla capacità di raccontare la storia di una bottiglia e di fornire dati sull'origine e sulla metodologia di produzione. Le denominazioni d'origine, come Doc, Docg e Igt, rappresentano un driver importante nelle scelte di acquisto del consumatore e sono dunque una leva di marketing fondamentale per le cantine. Tutto questo lavoro di tracciabilità viene gestito da diversi operatori privati, che raccolgono i dati lungo la filiera e li organizzano, verificandoli e certificandoli.

 

Durante un evento a Milano, dal titolo "Nasce Tessa: la rivoluzione digitale per la tracciabilità del vino italiano" dello scorso 27 novembre, presso la sede di Microsoft Italia, Valoritalia, tra gli enti di certificazione più importanti, ha presentato Tessa, la sua nuova piattaforma digitale per la tracciabilità e la certificazione del vino. Una piattaforma sviluppata su misura da EOS Solutions, su soluzioni Microsoft.

 

Ma perché Valoritalia aveva bisogno di costruire una piattaforma ad hoc? I numeri sono esplicativi: Valoritalia certifica 219 denominazioni di origine, che rappresentano poco meno del 60% della produzione nazionale dei vini di qualità. Solo nel 2023, gli operatori inseriti nel sistema di verifiche sono stati circa 93mila e hanno generato oltre 1 milione di operazioni tracciate in ogni dettaglio. Una produzione pari a 17,7 milioni di ettolitri e oltre 2 miliardi di bottiglie immesse sul mercato, per un valore superiore a 9,2 miliardi di euro.

 

Un momento dell'evento a Milano

Un momento dell'evento a Milano

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Inoltre, Valoritalia ha gestito 1,27 miliardi di contrassegni di Stato, ha svolto 8mila visite ispettive (in campo e in cantina) e analizzato oltre 51mila campioni di vino, per un totale di 361mila determinazioni analitiche.

 

Come spiegato da Francesco Liantonio, presidente di Valoritalia, e Attilio Semenzato, presidente EOS Solutions, una mole così importante di dati, in un settore peculiare come quello del vino, non poteva basarsi su un software "a scaffale", ma aveva bisogno di qualcosa di progettato su misura. Da qui un confronto tra Valoritalia ed EOS Solutions che in poco meno di due anni ha partorito Tessa.

 

D'altronde, come spiegato da Valoritalia, per un'azienda che vuole essere concorrenziale e rispondere tempestivamente alle richieste del mercato, la velocità del processo di certificazione è fondamentale. Già oggi Valoritalia gestisce l'intero processo con un tempo medio di sei giorni, ma con Tessa si dovrebbe ridurre ulteriormente, accrescendo così la competitività della filiera.

 

Come funziona Tessa

Tessa si basa su un ecosistema digitale integrato che sfrutta le tecnologie Dynamics 365 di Microsoft, tra cui Business Central, Power Platform, Power BI, Customer Service e Power Pages, modificate da EOS Solutions per sposare le richieste di Valoritalia. Questa infrastruttura permette di centralizzare tutti i processi di certificazione, dalla raccolta dei dati alla gestione delle operazioni in campo e in cantina.

 

Le soluzioni Microsoft utilizzate per creare Tessa

Le soluzioni Microsoft utilizzate per creare Tessa

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

La piattaforma consente agli ispettori di ottimizzare le operazioni grazie all'uso di Dynamics 365 Field Service, migliorando la tracciabilità delle verifiche. Al tempo stesso, strumenti come SharePoint e Teams facilitano la collaborazione interna, mentre Power Pages garantisce un accesso sicuro alle informazioni per consorzi di tutela, imprese e istituzioni.

 

Grazie alla modalità SaaS, Tessa assicura aggiornamenti costanti, un'elevata configurabilità e accessibilità in mobilità, riducendo i costi hardware e aumentando la sicurezza e la conformità normativa.

 

I vantaggi per la filiera vitivinicola

Tessa introduce numerosi miglioramenti operativi, a partire dalla gestione automatizzata dei processi, che riduce il carico di lavoro manuale e velocizza le attività documentali. In altre parole, per le cantine sarà più facile fornire tutti i documenti richiesti. Mentre l'integrazione dell'intelligenza artificiale consente l'analisi predittiva, ottimizzando i flussi di lavoro e riducendo i rischi di frode. Come spiegato durante l'evento, per Valoritalia sarà ad esempio più facile definire in anticipo il numero di contrassegni di Stato da ordinare.

 

Il software semplifica la tracciabilità dei dati, migliorando la precisione nelle operazioni di prelievo, analisi chimiche e organolettiche. La piattaforma rappresenta però anche un valore aggiunto per i produttori, che possono beneficiare di un sistema di certificazione più veloce e sicuro, e per i consumatori, che trovano nei vini certificati una garanzia di qualità e tracciabilità.