Ismea ha pubblicato il report AgriMercati del terzo trimestre 2023, dove si evince il calo in valore che l'agricoltura si appresta a registrare per l'anno che si sta per chiudere, nonostante la crescita dei prezzi agricoli all'origine e il contestuale rallentamento dell'incremento dei costi di produzione. A farla da padrone le forti anomalie del clima.

 

Secondo l'indice dei prezzi elaborato dall'Istituto, i prezzi dei prodotti agricoli, trascinati dal comparto vegetale, hanno ripreso a crescere nel terzo trimestre dopo un primo stop nella prima metà dell'anno, mettendo a segno un +5,7% su base annua, frutto del +12,2% sulle coltivazioni e del -1,5% del comparto zootecnico.

 

Cala la corsa al rialzo dei prezzi dei mezzi correnti di produzione (-3,1% su base trimestrale) e si riduce la crescita su base annua a +0,5%. Tuttavia, il livello dei costi a carico delle imprese agricole si mantiene molto elevato, considerando che la crescita cumulata nei primi nove mesi del 2023 è del 6,6%. Interessante poi il focus sui cereali, dove si è assistito a un generale raffreddamento dei mercati internazionali, contestualizzato in uno scenario mondiale ancora incerto, anche se con solidi fondamentali, come per esempio la crescita della produzione mondiale di mais e soia.