Ci sono alcune regioni italiane visibilmente in ritardo con la pubblicazione dei bandi obbligatori per lo Sviluppo Rurale, quelli che prevedono gli aiuti a superficie e a capo complementari al Primo Pilastro della Pac. La denuncia parte delle federazioni regionali di Confagricoltura di Puglia e Sardegna. Basti pensare che le domande dovranno essere presentate dagli agricoltori entro il prossimo 15 giugno - stessa scadenza della domanda unica Pac - mentre non sono ancora stati pubblicati i bandi. E in Puglia l'Organizzazione agricola scende in piazza a protestare.
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Puglia, Confagricoltura convoca una manifestazione
L'agricoltura pugliese chiede rispetto e ormai è allo stremo: per questi motivi giovedì 18 maggio 2023 Confagricoltura Puglia ha organizzato una manifestazione sotto la Presidenza della Regione alle ore 10:00, per poi portarsi sotto la sede dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia, percorrendo il Lungomare Nazario Sauro.
"Nonostante il grande impegno dell'assessore all'Agricoltura Donato Pentassuglia, la struttura regionale non è nelle condizioni di dare risposte concrete e il Governo guidato da Michele Emiliano non è in grado di offrire una prospettiva affidabile alle aziende agricole" afferma in una nota il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro.
Tutto questo accade - si sottolinea nella nota di Confagricoltura Puglia "in un contesto in cui le principali filiere produttive sono in grave difficoltà per la contrazione dei prezzi dei prodotti agricoli e per l'aumento dei costi di produzione, un mix dannoso per l'agricoltura, il lavoro e l'economia della regione".
"Queste sono le ragioni per le quali chiediamo agli agricoltori di protestare giovedì a partire dalle ore 10:00 a Bari sotto il palazzo dell'Assessorato all'Agricoltura. Abbiamo cercato sino all'ultimo un'alternativa diversa. Adesso, però, è giunto il momento di portare in piazza gli agricoltori del Barese, Brindisino, Leccese, Foggiano, Provincia di Barletta Andria Trani, Tarantino, la parte sana e produttiva della Puglia, per manifestare il nostro dissenso di fronte a questo mal governo", evidenzia Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia.
"Siamo una delle regioni che non hanno fatto partire le misure a superficie nel nuovo Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. Sono strumenti finanziari essenziali per sostenere, tra le altre cose, proprio le coltivazioni biologiche e integrate: risorse importanti per sorreggere il bilancio delle aziende agricole. In questo modo la nuova programmazione europea parte proprio con il piede sbagliato, anzi non parte proprio" sottolinea ancora il presidente di Confagricoltura Puglia.
I timori di Confagricoltura sono soprattutto legati all'esperienza non esaltante del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 che induce nell'Organizzazione agricola forte preoccupazione.
"A questo si aggiunge un altro tema annoso, la grave questione dei consorzi di bonifica commissariati: le cartelle di pagamento continuano a vessare gli agricoltori mentre i servizi di manutenzione del territorio sono inesistenti. Invece, il costo dell'acqua continua ad aumentare e non si riesce a comprendere quale sia la politica della Regione Puglia sulle tematiche dell'irrigazione e più in generale sull'acqua. Per non parlare - conclude Lazzàro - della lentezza nell'attuazione del Piano di Rigenerazione del Salento. Il disastro del Governo Emiliano sulla questione Xylella è sotto gli occhi di tutti".
Sardegna, bandi in ritardo
I bandi per le misure a superficie del Csr Sardegna 2023-2027 di fatto non sono stati ancora pubblicati e alcuni di misure importanti, come il biologico e le azioni agroambientali, sono ancora alla firma dell'assessore.
"Registriamo forti ritardi nella pubblicazione dei bandi, da parte dell'Assessorato dell'Agricoltura, sulle misure del nuovo Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. Una cosa mai vista. Allo stato attuale, infatti, migliaia di agricoltori e allevatori rischiano di non riuscire a presentare le domande, in scadenza il prossimo 15 giugno e già prorogate dal 15 maggio, poiché gli stessi centri di assistenza agricola non sarebbero in grado di licenziare tutte le pratiche in poche settimane, caricandole nel Sian". A denunciarlo è il direttore generale di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato.
"Una enorme mole di lavoro concentrata in poche decine di giorni dove oltre alle domande del Csr sono in scadenza, alla stessa data, anche quelle della domanda unica della Politica Agricola Comunitaria" ha sottolineato il direttore Onorato.
In Sardegna poi la Regione non ha ancora emanato i bandi per la domanda unica della Pac, mentre ha diramato solo le istruzioni operative.
"Ecco che, come Confagricoltura Sardegna, chiediamo alla Regione di rendere rapidamente fruibili gli accessi ai bandi già pubblicati, ma non ancora consultabili attraverso i link, e soprattutto di pubblicare tutti gli altri ancora non disponibili - ha detto il direttore regionale di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato, nel ricordare che "sarebbe inoltre auspicabile un rapido coinvolgimento, da parte della Regione Sardegna, del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), affinché si possa da subito fissare una nuova scadenza, così da lavorare le domande ancora tutte da istruire su direttive, impegni e premialità che si scopriranno con l'arrivo dei nuovi bandi".
Tempi molto stretti che alimentano tanta incertezza tra gli imprenditori agricoli e gli operatori delle associazioni di categoria, soprattutto se "Misure come quelle su biologico o azioni agroambientali sono ancora alla firma dell'assessora dell'Agricoltura, Valeria Satta". In queste condizioni, "tutto l'iter che rimane ancora da espletare rischia di non arrivare a conclusione nei tempi stabiliti creando una condizione di enorme criticità mai registrata in passato", ha concluso Maurizio Onorato.