Si è conclusa la prima edizione dell'evento scientifico divulgativo "ColtivaTo- Con i piedi per terra" svoltosi a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023.
Tre giorni di Festival per approfondire e spiegare, sia ai professionisti del settore che ai cittadini, i diversi temi inerenti all'agricoltura: dall'economia e il lavoro, passando per l'innovazione, la scienza e la tecnologia senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità.
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Le diverse tematiche sono state affrontate tramite dibattiti, workshop, conferenze, visite guidate, tavole rotonde, spettacoli, concerti e una rassegna cinematografica per un totale di più di quaranta incontri in diverse location della città torinese: al Circolo dei lettori, al Museo Egizio, al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, alla Cavallerizza Reale, a Palazzo Civico, al Cinema Massimo e al Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi".
Questo perché il settore agricolo, nonostante la sua importanza, è ancora molto poco conosciuto dai consumatori.
"Il bilancio di ColtivaTo 2023 è stato ampiamente positivo. I torinesi, e non solo, hanno dimostrato di apprezzare il fatto che si sia parlato di agricoltura nei suoi aspetti produttivi nel salotto di Torino e hanno seguito le diverse sessioni con attenzione e curiosità, anche grazie alla bravura e all'alto livello dei relatori" spiega Maria Lodovica Gullino, professoressa ordinaria di fitopatologia vegetale del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino e direttrice di AgroInnova.
L'evento ha contato più di 40 incontri in diverse location
(Fonte foto: ColtivaTo)
L'idea del Festival nasce da Antonio Pascale, ispettore presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dalla stessa Maria Lodovica Gullino. Che sono rispettivamente il direttore artistico e la responsabile scientifica di ColtivaTo.
AgroNotizie ha intervistato proprio la responsabile scientifica Maria Lodovica Gullino per chiederle come si può comunicare in maniera chiara l'agricoltura ai non addetti ai lavori e sui prossimi passi del Festival dopo questa prima edizione.
Quale può essere, secondo lei, la maniera più efficace per "raccontare" ai cittadini il settore agricolo, fondamentale ma paradossalmente ancora poco conosciuto, e le innovazioni che stanno dietro le produzioni agricole?
"L'agricoltura va raccontata così come si raccontano altre discipline. Ed è importante che a fornire numeri e fatti siano dei relatori capaci di spiegarli in modo gradevole. Infatti, spesso noi ricercatori siamo noiosi e pedanti!".
Come si può spiegare in maniera chiara la connessione fra produzione, sostenibilità e cambiamento climatico? E fare capire che l'innovazione scientifica non è un limite ma una spinta avanti per la moderna agricoltura?
"Questi argomenti si fanno capire con degli esempi, sia passati che attuali. Spesso il pubblico, e i consumatori in generale, temono l'innovazione perché non conoscono i meccanismi che stanno dietro ai prodotti innovativi temendo perciò l'ignoto. Conoscere i meccanismi aiuta a non avere paura e porta a scelte consapevoli".
Nel settore della genetica vegetale quali sono i nuovi obiettivi da raggiungere? E quali risultati si sono ottenuti fino ad ora con le nuove tecnologie?
"La genetica agraria ha sempre portato a risultati interessanti: prima piante più produttive e poi anche resistenti ai parassiti; oggi servono colture resistenti allo stress idrico. Le nuove tecnologie di miglioramento genetico, ove utilizzabili, permettono di accelerare i tempi ed ottenere risultati più mirati".
Dopo questa prima edizione ci saranno eventi intermedi che riprenderanno i temi del Festival? È in programma una seconda edizione di ColtivaTo?
"ColtivaTo è un brand di cui sentirete parlare, il Festival è nato con il sostegno forte delle istituzioni torinesi e piemontesi che ci aiuteranno a farlo crescere. I torinesi sono consueti a eventi culturali che si ripetono a cadenza regolare e l'evento crescerà. Ora, come da abitudini sabaude, stiamo facendo una valutazione critica della prima edizione per crescere e migliorare in futuro. Come si dice in questi casi, stay tuned".
Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, Smat, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino. In collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione Crt, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia e weTree.