Perché gli agricoltori accolgano definitivamente il digitale nelle loro aziende è necessario che i dati diventino interoperabili e che non sia loro richiesto di inserirli più volte, in diverse piattaforme. Parte da questo presupposto la rete di imprese AI4FARM®.

 

Le aziende agricole sono infatti sempre più proiettate verso il digitale, lo testimoniano anche i dati più recenti dell'Osservatorio Smart AgriFood, School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio Rise, Research & Innovation for Smart Enterprises dell'Università degli Studi di Brescia: il Rapporto 2023 ha certificato la crescita ancora a due cifre fra il 2020 e il 2021 del mercato delle soluzioni per l'agricoltura 4.0 (+23%).

 

Nel 2022 il valore era di 2,1 miliardi di euro in Italia. Le soluzioni per la digitalizzazione ci sono ma, lo stesso Rapporto, ha sottolineato come gli agricoltori non riescano a trovare tutta la tecnologia che serve per gestire la propria azienda in un'unica soluzione. Una volta che un'azienda ha deciso di imboccare la via del digitale e di affidarsi ai dati, è costretta quindi a sommare più soluzioni. Su un campione di 742 aziende agricole su cui si basa il Rapporto, il 28% ha adottato addirittura quattro soluzioni. Non sempre però macchinari connessi, Decision Support System (Dss), sistemi di mappature delle coltivazioni, software gestionali sono in grado di comunicare fra loro. Integrazione ed interoperabilità sono quindi due parole fondamentali per lo sviluppo futuro dell'agricoltura 4.0 e, in generale, di un'agricoltura che sia sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico.

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Proprio nella direzione dell'integrazione e dell'interoperabilità, come si diceva, va la rete d'impresa AI4FARM®, fondata da Image Line® e Agricolus®, e presentata ufficialmente durante un affollato evento il 22 marzo scorso a Bologna.

 

"Entrambi ci occupiamo di digitalizzazione in agricoltura, abbiamo capito che lavorando assieme si può accrescere la capacità innovativa e la competitività", ha detto Ivano Valmori, ceo di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®, durante il convegno. Agricolus® è una Pmi innovativa che sviluppa soluzioni per l'agricoltura 4.0; Image Line®, con QdC® - Quaderno di Campagna® e grazie al collegamento a diverse banche dati integrate, è il software online che permette di gestire le operazioni in campagna avendo la certezza di aderire a tutte le normative. "L'idea è essere di supporto alle oltre trecento filiere agricole italiane e per farlo bisogna lavorare assieme, l'iniziativa AI4FARM® è infatti una rete aperta a chiunque condivida questo obiettivo", ha detto Andrea Cruciani, ceo di Agricolus®.

 

I come interoperabilità

 

AI4FARM® è nata ad ottobre e già dal mese di novembre Agricolus® e Image Line® hanno iniziato a preparare il terreno per poter condividere dati e informazioni in maniera integrata. "Tutto parte dai dati - ha detto durante l'evento Maria Pavesi, ricercatrice dell'Osservatorio Smart AgriFood - ma il tema dell'integrazione di questi e dell'interoperabilità sta diventando sempre più importante. L'esperienza di utilizzo delle soluzioni digitali per l'agricoltura 4.0 così diventa positiva". "Abbiamo definito assieme ad Agricolus® - ha raccontato ancora Ivano Valmori - una serie di strategie comuni che vanno dall'industrializzazione di alcune procedure, alle strategie comunicative e commerciali. Stiamo creando un dizionario comune in modo che l'agricoltore debba inserire i dati una volta sola e che questi possano essere utilizzati da tutte le piattaforme. Stiamo in pratica creando una filiera digitale del valore. In questo senso è quindi imprescindibile il dialogo con il mondo accademico".

 

I dati dell'Osservatorio Smart AgriFood sull'agricoltura 4.0

 

AI4FARM® infatti è una rete d'impresa che vuole coinvolgere anche le università. "Vogliamo creare il Polo italiano delle competenze agritech - ha aggiunto Cruciani di Agricolus® - stiamo infatti strutturando una rete di relazioni con la ricerca e creando un scientific panel che si incontrerà diverse volte all'anno per fare nascere progetti di ricerca, industriale e anche accademica, per fornire soluzioni serie, validate e controllate da terzi, alle aziende agricole italiane". A testimoniare la necessità che la ricerca vada nella direzione della cocreazione assieme agli stakeholder della filiera all'evento di Bologna c'era Gianluca Brunori, professore dell'Università di Pisa. "C'è necessità di condivisione e interazione - ha detto - siamo all'inizio di una rivoluzione e iniziative come questa vanno nella direzione giusta".

 

AI4FARM® sembra rispondere a molte delle richieste che arrivano dal mondo agricolo, Cecilia Squeri di Sata, Società di servizi per l'agricoltura, ha riassunto proprio i bisogni degli imprenditori agricoli nell'approcciarsi al digitale: semplicità d'utilizzo, coordinamento fra le piattaforme, tracciabilità per dare valore alla filiera, adeguamento alle normative, sostenibilità, privacy. E AI4FARM® vuole proprio dare risposta a questi bisogni. Oggi l'agricoltore è costretto a comprare diverse soluzioni digitali per gestire e ottimizzare l'amministrazione aziendale, le operazioni di campo, le attrezzature, ma la visione futura dei creatori di AI4FARM® è un'altra. "Io immagino fra venti anni - ha detto Cruciani durante l'evento di presentazione - l'agricoltore lavorare in campo e al computer. Il digitale deve servire a creare un digital twin dell'azienda agricola in modo che l'agricoltore possa fare simulazioni, capire dove sta andando la coltura e anticipare come la situazione si potrebbe evolvere nel caso si operassero scelte diverse di gestione. Attraverso le simulazioni l'agricoltore potrà trovare l'equilibrio nel rapporto fra qualità e quantità del raccolto".

 

AI4FARM® si allarga

 

AI4FARM® è stata fondata come rete aperta e infatti, proprio in occasione della sua presentazione, è stata annunciata la prima nuova azienda che ha scelto di entrare a far parte di questa neonata realtà: si tratta di Agriverse. L'Azienda pugliese che fornisce software per la gestione e il monitoraggio di tutta la filiera, dal campo al confezionamento, ha infatti aderito ufficialmente ad AI4FARM®. "Spero che altri entrino a far parte della rete - ha detto Vito Sanitate, ceo di Agriverse - bisogna unire le forze, è il mercato che lo chiede. Con AI4FARM® il dato è condiviso e integrato, questa è la grande forza".

 

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