Il Lazio ha aperto il bando per la conservazione delle risorse genetiche autoctone, tutelate dalla Legge Regionale 15/2000.
Il bando è stato attivato sulla operazione 10.2.2 del Psr, denominata "supporto alla conservazione delle risorse genetiche attraverso le collezioni ex siti", cioè non direttamente nelle aziende, con una dotazione totale di 500mila euro.
Al bando possono partecipare come beneficiari gli istituti di ricerca pubblici ed altri enti pubblici che conservano collezioni ex situ di varietà, razze e popolazioni minacciate di erosione genetica o di estinzione, con particolare riguardo a quelle iscritte nel registro volontario regionale delle risorse genetiche a rischio.
Tra le risorse genetiche tutelabili specifiche di questo bando sono incluse le banche di organismi invertebrati e microrganismi utili alla conservazione della biodiversità e della fertilità dei suoli regionali e alla produzione dei prodotti agroalimentari tipici e di qualità.
Per partecipare al bando è necessario presentare un progetto dove siano illustri gli interventi da portare avanti per la conservazione degli animali, o delle piante o dei microrganismi scelti.
Il progetto dovrà prevedere una durata delle attività di almeno un anno, ma fino a un massimo non superiore a 15 mesi.
Il bando offre un contributo del 100% delle spese ammissibili effettivamente sostenute e rendicontate in attuazione del progetto presentato e approvato dalla competente struttura regionale per un importo annuale compreso tra un minimo di 10mila euro e un massimo di 50mila.
Le domande, assieme alla documentazione richiesta devono essere inviate ad Agea tramite il portale Sian entro le ore 23:59 dell'1 marzo 2023.
Una volta ricevute le domande la Regione stilerà una graduatoria per l'assegnazione dei contributi.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando, ricordando che è anche possibile richiedere informazioni contattando Maria Pia Gigli o Alessandra Bianchi ai numeri 06 5168 8196 e 3481340774 o via email agli indirizzi mgigli@regione.lazio.it e alebianchi@regione.lazio.it
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Fonte: Regione Lazio