Fine settimana scorso fitto di avvenimenti per il Programma di Sviluppo Rurale Campania 2014-2022: il 22 settembre 2002 la Regione Campania ha annunciato di aver finalmente trovato 50 milioni di euro per compensare parte dei progetti finiti in overbooking sulla tipologia d'intervento 4.1.1 per gli investimenti nelle aziende agricole. Quasi contemporaneamente, il 21 settembre 2022, la Direzione Generale delle Politiche Agricole di Regione Campania ha approvato nell'ambito del periodo transitorio del Psr tre bandi per complessivi 63 milioni di euro, con tre distinti decreti dirigenziali aventi la stessa data.

 

Psr, altri 50 milioni sulla 4.1.1

"La Regione Campania ha recuperato risorse pari a 50 milioni di euro per sostenere le imprese agricole campane i cui progetti d'investimento sono stati ritenuti ammissibili ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria del bando 4.1.1. del Programma di Sviluppo Rurale Campania 2014-2020". Così una nota trasmessa nella mattinata del 22 settembre dalla Presidenza della Regione Campania: "A breve sarà pubblicato l'avviso rivolto a tali imprese, per la conferma delle condizioni giuridiche e di fatto che hanno consentito l'ammissibilità al bando e della volontà a realizzare l'investimento" è scritto ancora nella nota di Palazzo Santa Lucia. 

 

"Abbiamo deciso di impegnare 50 milioni di euro con fondi extra Psr della nuova programmazione unitaria - ha dichiarato il presidente Vincenzo De Luca - per sostenere gli investimenti delle imprese che non avevano poi trovato copertura finanziaria per completare il progetto. È una scelta importante per garantire tanti imprenditori". 

 

In effetti sulla tipologia d'intervento 4.1.1 erano rimasti in overbooking ben 938 progetti per un valore complessivo di oltre 244,3 milioni di euro e un cofinanziamento pubblico stimato intorno ai 130 milioni di euro, tanto almeno era emerso dopo l'avvenuta pubblicazione delle graduatorie definitive nel 2021.

 

Non a caso, con delibera di Giunta del 12 ottobre 2021, Regione Campania aveva chiesto al Governo fondi per ripianare l'overbooking di varie misure del Psr per sbloccare progetti e aiuti per 641 milioni, soldi da attivare sul Fondo Sviluppo e Coesione sul Fondo Complementare del Pnnr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Da quanto si apprende, la copertura finanziaria per questi 50 milioni di euro sarebbe stata rinvenuta sull'Fsc.

 

Psr, pubblicati tre bandi per 63 milioni di euro

La Direzione Generale per le Politiche agricole della Regione Campania, nel ruolo di Autorità di gestione del Psr ha approvato il 21 settembre 2022 - nell'ambito del periodo transitorio del programma - tre bandi per complessivi 63 milioni di euro, con tre distinti decreti dirigenziali.

 

In particolare è stato definito un budget di 28 milioni per il bando della tipologia d'intervento 4.2.1 "Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agro-industriali" approvata con il Decreto Dirigenziale numero 354.

 

Mentre con il Decreto Dirigenziale numero 352 è stato predisposto il bando della tipologia d'intervento 6.4.1 "Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole" sul quale sono appostati 20 milioni di euro

 

Infine, con Decreto Dirigenziale numero 353 è stato approvato il bando della tipologia d'intervento 5.1.1 "Prevenzione danni da avversità atmosferiche e da erosione suoli agricoli in ambito aziendale ed extra-aziendale" - azione B "Riqualificazione ambientale di fossi e/o canali consortili" sul quale sono appostati 15 milioni di euro.

 

Per tutti i bandi il termine ultimo per il rilascio delle domande di sostegno sul portale Sian è fissato al 7 novembre 2022, ore 16:00.

 

Nicola Caputo: "Bandi nuovi e regole chiare"

"Si tratta - ha affermato in un post su Facebook l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo - di tre misure importanti per rafforzare la multifunzionalità, la competitività e la sostenibilità ambientale della nostra agricoltura".

 

"Ancora una volta - ha sottolineato l'assessore Nicola Caputo - applichiamo rigidamente i principi imprescindibili che ci siamo posti: rispetto dei tempi, regole chiare e risorse predefinite, ma anche rilevanti novità determinate dall'esigenza di semplificazione, prevedendo la presentazione di progetti definitivi (e non necessariamente esecutivi) per tutte le misure, il riferimento ai costi standard, l'attenzione ai piani di sviluppo specie per i giovani e una semplificazione documentale per le misure di investimento. Insomma, un tangibile e concreto cambio di passo".