Il commercio agroalimentare dell'Ue cresce del 32% rispetto al 2021 e segna un record a maggio 2022, con esportazioni e importazioni pari a 19,4 e 15,6 miliardi di euro. I prezzi si adattano all'inflazione globale delle materie prime. Nel 2022 è cresciuto l'export verso Regno Unito, Stati Uniti, Ucraina, Africa del Nord e subsahariana, ma è calato verso la Cina, da dove aumentano invece le importazioni. Cereali e latticini sono tra i prodotti più esportati, caffè, noci e frutta quelli più importati.
Il commercio agroalimentare dell'Ue è in aumento rispetto al 2021
Secondo l'ultima relazione pubblicata dalla Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea, il commercio agroalimentare dell'Ue continua ad adattarsi all'impennata globale dei prezzi delle materie prime, e, in parte grazie a questi aumenti, ha raggiunto il valore totale di 34,9 miliardi di euro a maggio 2022, il 32% in più rispetto all'anno precedente.
Di questi, 19,4 miliardi di euro sono stati fatturati nelle esportazioni e 15,6 miliardi nelle importazioni, entrambe cresciute sia su base annuale (+21% e +48% rispettivamente), che su base mensile (+8% e +15% rispetto ad aprile 2022), segnando una crescita record per il mercato agroalimentare europeo dagli Anni 2000.
Eu total agrifood trade and trade balance since 2000
(Fonte foto: Relazione pubblicata dalla Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea)
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Bene il commercio con Uk, Usa e Africa subsahariana
Le principali destinazioni di esportazione dei prodotti agroalimentari dell'Ue sono, in ordine, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Svizzera e Giappone. Tra gennaio e maggio 2022 ad aumentare rispetto all'anno precedente sono state le esportazioni verso Regno Unito (+21%), grazie a un aumento di preparati a base di cereali, vino e carne di pollame (+22%, +17% e +48% rispettivamente), Stati Uniti (+22%) e Africa subsahariana (+15%), dove sono stati raggiunti i 4,6 miliardi di euro grazie alla crescita dei volumi di vendita di olio di girasole, zucchero bianco e mais (+972%, +65% e +56% rispettivamente).
Cina, bene l'import, male l'export
Al contrario, le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 29% rispetto all'anno precedente, con un commercio del valore di 5,7 miliardi di euro rispetto agli 8 miliardi del 2021.
Tuttavia, se le esportazioni verso la Cina non sono state delle migliori in questo periodo, ad aumentare rispetto al 2021 sono state le importazioni dal Paese (+69%), che hanno raggiunto 3,7 miliardi di euro grazie all'import di acidi grassi e cere, alimenti per animali domestici, farina di soia, preparazioni a base di carne di pollame e miele (+144%, +80%, +424%, +131% e +114% rispettivamente).
Anche in Australia c'è stato un aumento significativo delle importazioni, +124% rispetto al 2021, con un mercato da 1,9 miliardi di euro grazie al commercio di colza, vino, lana e seta (+206%, +11% e +104% rispettivamente). Le importazioni sono invece calate da Cuba, dalla Nigeria e dal Canada.
In aumento il commercio agroalimentare con Ucraina e Brasile
Considerando il mese di maggio 2022, le esportazioni agroalimentari dell'Ue sono aumentate del 27% rispetto ad aprile in Ucraina, raggiungendo i livelli preinvasione di 233 milioni di euro, ma sono aumentati anche i volumi delle esportazioni di carne e ortaggi rispetto a maggio 2021 (del 102% e del 148%). Anche in Medio Oriente e nel Nord Africa le esportazioni sono cresciute del 44% su base annua, con una forte crescita nelle esportazioni di grano (+35% rispetto a maggio 2021), soprattutto in Marocco (+625%) e in Tunisia (+208%), mentre, rispetto ad aprile, il commercio è rimasto stabile. In generale, le esportazioni di cereali e preparati a base di cereali in questa zona sono cresciute del 75% dal 2021, raggiungendo i 919 milioni di euro.
Nel sesto mese del 2022 le importazioni dell'Ue sono aumentate principalmente in Brasile (+41% rispetto ad aprile e +84% rispetto a maggio 2022), dove l'import di semi oleosi e cereali è aumentato mensilmente del 39% e del 268% (+459 e +72 milioni di euro rispettivamente) e in Ucraina (+36% rispetto a maggio 2021), raggiungendo i 665 milioni di euro sempre grazie a semi oleosi e cereali, che qui sono aumentati dell'83% e del 67%.
Cereali, latticini, caffè, noci e frutta alla base del commercio agroalimentare dell'Ue nel 2022
Rispetto al 2021, le esportazioni agroalimentari dell'Ue, da gennaio a maggio 2022, sono aumentate principalmente tra i cereali (+33%), nei preparati a base di cereali e cereali macinati (+18%) e nei latticini (+16%), per una crescita complessiva di 3,9 miliardi di euro. Le esportazioni di burro sono cresciute sia di valore che di volume (+37% e +6% rispettivamente), mentre quelle del latte in polvere sono aumentate nel valore ma non nel volume.
Nello stesso periodo sono cresciuti sia il prezzo di importazione del caffè (+2 miliardi di euro rispetto al 2021) che la quantità di mais importata (+44% rispetto al 2021). Le importazioni di mele e pere e di nettarine e pesche (le cui importazioni sono aumentate principalmente dal Sud Africa) sono cresciute di volume (+2% e +9% rispettivamente) ma il loro valore è diminuito. Al contrario, le importazioni di noci e nocciole, che provengono principalmente da Usa, Turchia e Vietnam, sono aumentate sia di valore, con una crescita dell'8% rispetto al 2021 (9,3 miliardi), che di volume.
Eu export of agrifood product to extra Ue ed Eu import of agrifood product from extra Ue
(Fonte foto: Relazione pubblicata dalla Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea)
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