Sono necessarie politiche mirate per garantire la sicurezza e la tutela del territorio italiano, provato dal consumo eccessivo di suolo, dallo spopolamento delle aree interne, dall'eccessiva pressione antropica sulle coste e i cambiamenti climatici in atto. Proprio per questo, Anbi, Associazione Nazionale Consorzi Gestione Territorio ed Acque Irrigue e Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, hanno rinnovato il Protocollo d'Intesa per l'Attuazione di Programmi in Favore della Sicurezza Idrogeologica lo scorso 24 febbraio a Roma.

"Il protocollo d'intesa sarà uno strumento in più per lavorare alla prevenzione e al contrasto del dissesto idrogeologico, che ogni anno interessa drammaticamente diverse aree del Paese. L'Italia è una nazione che ha bisogno di investire annualmente sulla difesa dalle criticità legate del dissesto idrogeologico - ha dichiarato il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti - Anci e Anbi uniscono quindi le forze per attivare nuove politiche di tutela e salvaguardia del territorio e per sensibilizzare le Regioni a una prevenzione più efficace. Oggi sigliamo un patto per il futuro".

"Il Protocollo d'Intesa - ha evidenziato il presidente di Anbi, Francesco Vincenzi - offre una cornice istituzionale e di prospettiva ad una realtà forte già di oltre novecento intese fra enti locali e consorzi di bonifica, rimasti dopo il ridimensionamento di province e comunità montane, gli unici uffici progettazione di area vasta, capaci anche di affiancare i comuni nell'operatività quotidiana, necessaria a garantire sicurezza idrogeologica al territorio. Tale collaborazione oggi è ancora più importante in ragione delle sinergie legate alle risorse del Pnrr".