Ottenere criteri correttivi per superare l'eccessiva competizione tra territori e filiere produttive diverse nella gestione dei bandi della regina tra le tipologie d'intervento strutturale del Programma di sviluppo rurale 2014-2021, la 4.1.1, che cofinanzia gli investimenti nelle aziende agricole, in modo da temperare gli squilibri prodotti dalla permanenza del criterio delle macroaree. È stato questo l'elemento centrale della missione svolta nei giorni scorsi dall'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, e dalla direttrice generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maria Passari a Bruxelles, dove hanno incontrato il rapporteur e i rappresentanti dell'Unità della Dg Agricoltura e Sviluppo della Commissione Europea.
 
"È stato un confronto virtuoso, ma anche franco - afferma l'assessore in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook e rilanciato dal portale Psr Campania comunica - nel corso del quale abbiamo rappresentato, con determinazione, le istanze scaturite dal confronto con gli stakeholder e dalle decisioni del Tavolo verde".

Nel corso del meeting, Caputo ha illustrato le esigenze più stringenti relative alla programmazione in corso e la proposta di modifica del Psr per il periodo transitorio 2021-2022, riscontrando la costruttiva disponibilità dei rappresentanti della Commissione Filip Busz, Elvira Grassi, Marina Rojo De Blas, Gianfranco Colleluori e Andrea Incarnati.

"Buona parte della discussione - sottolinea l'assessore - è stata incentrata sulla tipologia d'intervento 4.1.1, il cui ultimo bando, al pari di quello del Progetto integrato giovani, ha registrato uno straordinario overbooking pari a circa 245 milioni di euro. Sono state dunque analizzate le criticità discendenti dal bando e dall'eccessivo numero di istanze presentate e abbiamo avanzato una nostra proposta risolutiva, volta a superare le limitazioni imposte dalla permanenza del criterio delle macroaree individuate dalle analisi di contesto del Psr".

"Le macroaree A e B, rispettivamente aree urbane e aree ad agricoltura intensiva - spiega Caputo - potrebbero godere di specifici targeting ambientali grazie alla valutazione di elementi e criteri incentrati sulle peculiarità dei territori tali da riequilibrare la disparità di finanziamento registrata dalle aziende operanti nei vari settori. L'inserimento di principi che valutano caratteristiche ambientali e strutturali nella localizzazione geografica, attualmente penalizzante per le aree A e B, infatti, consentirebbe di evitare l'insorgere di una eccessiva competizione tra territori".

Nel corso dell'incontro Caputo ha illustrato anche gli step di avanzamento procedurale relativi all'Ageac - la futura Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura della Campania - il cui statuto è stato approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 28 settembre 2021, alla quale l'assessore ha partecipato alla conferenza web.

"Abbiamo approvato lo statuto del nuovo organismo pagatore - evidenzia Caputo - dopo aver acquisito i pareri positivi delle Commissioni Bilancio ed Agricoltura del Consiglio regionale. È stato intrapreso un percorso complesso, ma ambizioso, finalizzato alla costituzione e al riconoscimento ministeriale dell'Ageac entro il 31 dicembre 2022 in modo da poter operare sin dal 1° gennaio 2023, data di inizio della nuova programmazione".

Nel corso dell'incontro con i rappresentanti della Commissione, al quale ha preso parte anche il dirigente regionale Claudio Ansanelli, è stato il calendario dell'iter procedurale relativo alla valutazione ed approvazione dell'articolata proposta della Regione Campania per il biennio di espansione del Psr.

"Ci siamo lasciati in un clima di operatività e cordialità - conclude Caputo nel post - continueremo a confrontarci nei prossimi giorni per dirimere le questioni più spinose ed importanti per le quali si rende necessario un confronto anche con i rispettivi uffici legali".