Trovare nuove soluzioni, ammesse in agricoltura biologica, per la difesa dalle patologie e il miglioramento quali-quantitativo delle produzioni. La nuova partnership si chiama BioSolutions field masters e ha come focus l'esperienza di campo, attraverso la ricerca e la sperimentazione per la difesa e la fertilizzazione, con un forte interesse rivolto al campo dei biostimolanti e corroboranti.
“L'obiettivo lanciato dalla Commissione Europea con il Green Deal è quello di raggiungere nei prossimi anni il 25% di sau coltivata in regime di agricoltura biologica – sottolinea il presidente di Federbio Servizi Paolo Carnemolla – Con questa partnership vogliamo affiancare le nostre competenze e capacità all'esperienza consolidata di Agri 2000 per garantire supporto alle imprese agricole e quelle del comparto dei mezzi tecnici”.
“La nostra storia, ormai lunga 35 anni, è fatta di prove agronomiche e studi economici sui mezzi tecnici – spiega Camillo Gardini, presidente di Agri 2000 – e guardiamo con grande interesse al tema dell'innovazione e della sostenibilità. Sempre di più il comparto delle imprese agrochimiche guarda con grande attenzione alle richieste del mercato e a un consumatore sempre più attento al tema della sostenibilità. Il futuro è sempre più in questa direzione e non si torna indietro, ed è fondamentale che tutti gli attori della filiera possano vedere questo cambiamento come un'opportunità. Con Federbio abbiamo voluto credere in questo progetto per innovare il settore dei mezzi tecnici per l'agricoltura, con sperimentazione e prove in campo di prodotto ad alto contenuto di ricerca e a base naturale, utilizzabile sia per l'agricoltura biologica che per l'agricoltura integrata”.