In Sicilia – secondo Cantina Italia – al 21 maggio 2020 erano ancora presenti in giacenza oltre 3 milioni di ettolitri di vino di tutte le qualità, pari al 6,2% del totale nazionale. E la questione di un'ordinata ripresa commerciale è particolarmente sentita, a causa dell'effetto depressivo sui prezzi dei vini siciliani, specie quelli comuni - e di conseguenze delle uve - provocato dalle ben più ponderose giacenze delle regioni dell'Italia centro-settentrionale e dalla Puglia, la quale, con oltre 4,9 milioni di ettolitri, si attestata al 10% del totale nazionale: pari a 49,5 milioni di ettolitri.
Le richieste della Sicilia
In primo luogo Bandiera chiede al Governo l'estensione a tutte le misure della Ocm vino della clausola del 60% di aiuto Ue: "Al fine di sostenere e supportare i viticoltori siciliani ho chiesto, tra l'altro, alla ministra Bellanova che il Regolamento Comunitario n. 592 del 30 aprile 2020, volto a introdurre misure straordinarie di intervento per affrontare la crisi nel settore vitivinicolo, causata dalla pandemia da Covid 19 per l'Ocm Vino, venga applicato a tutte quante le misure, quindi anche 'Ristrutturazione e riconversione del vigneto' e 'Investimenti', con l'elevazione del contributo Ue dal 50 al 60%" afferma l'assessore Bandiera.Seconda richiesta: le istruzioni per la vendemmia verde, che servirà a ridurre la produzione per far salire i prezzi. "Ed ancora ho chiesto che al più presto, visto che le attendiamo da un mese, ci vengano fornite le istruzioni operative per avviare il bando sulla vendemmia verde - ha detto l'assessore siciliano - che darà la possibilità ai nostri viticoltori di ottenere un contributo pari a 3mila euro per ettaro, per quella parte di vigneto che decideranno di destinare alla vendemmia verde, consentendo di ripristinare l'equilibrio tra offerta e domanda sulla filiera vitivinicola per prevenire crisi di mercato".
Terza questione portata sul banco del Governo centrale: le economie che saranno prodotte in Sicilia sulle misure riconversione vigneti, promozione e cantine, nella campagna in corso, dovranno essere utilizzate in Sicilia.
"Non possiamo consentire che queste risorse confluiscano sulla distillazione, che andrebbe a vantaggio, esclusivamente, delle poche Regioni che detengono giacenze maggiori, favorendo così l'industria della distillazione – ha affermato Bandiera – L'obiettivo per noi sono e restano i viticoltori".