Per conseguire questo obiettivo, la Regione Campania ha aderito alla Piattaforma multiregionale di garanzia Agri-Italia (Agri Italy Guarantee Platform), che vede insieme, per la prima volta in assoluto, istituzioni finanziarie europee - vale a dire il Fondo europeo per gli investimenti, emanazione diretta della Banca europea degli investimenti e la stessa Bei - otto amministrazioni regionali, oltre la Campania, vi partecipano anche Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Puglia e Calabria, e la possibile adesione della Cassa depositi e prestiti.
"L’iniziativa è attuata attraverso un innovativo strumento finanziario (Fondo di fondi), gestito dal Fei, che offre garanzie di portafoglio sui prestiti erogati dagli intermediari finanziari (banche, istituti finanziari, fondi di investimento o altri intermediari pubblici o privati), selezionati dal Fei con procedura di evidenza pubblica, alle imprese del settore primario ed agroindustriale che intendano effettuare investimenti in coerenza con i requisiti di ammissibilità definiti dal Fei in base alle indicazioni dell’autorità di gestione del Psr e con i criteri di eleggibilità dei costi previsti dall’articolo 45 del Regolamento (UE) n. 1305/2013" è scritto in una nota dell'assessorato Agricoltura della Regione Campania.
Il portafoglio di garanzie è “uncapped” o verticale (vale a dire senza limiti di portafoglio) e strutturato in modo tale da coprire il 50% del rischio di perdite su tutti i prestiti erogati dagli intermediari finanziari nell’ambito della Piattaforma.
"In Campania il beneficio derivante dalla garanzia Fei non è cumulabile con il sostegno fornito dal Psr attraverso le tipologie d’intervento cui si rivolge la garanzia - vale a dire 4.1.1 “Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole” e 4.2.1 “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali” - in quanto tale sostegno è erogato con i massimali di intensità d’aiuto previsti dal Psr" sottolinea l'assessorato nella nota.
E il nuovo strumento "rappresenta, dunque, un’utile opportunità di finanziamento per le imprese della Campania che non hanno potuto beneficiare delle risorse messe da disposizione dalla Regione con le tipologie 4.1.1 e 4.2.1 del Programma di Sviluppo Rurale" conclude la nota.