Oltre duecento operatori e stakeholders hanno preso parte alla firma del Manifesto per la sostenibilità del paesaggio, un vero e proprio protocollo di impegno su obiettivi comuni in rapporto al Paesaggio per la promozione della sostenibilità agroalimentare e la qualità del cibo prodotto sul territorio.
Seminario pomeridiano a Fico
(fonte: © Cristiano Spadoni - AgroNotizie)
L'aspetto più significativo è che la Carta di Bologna chiama in prima persona i cittadini e gli operatori del territorio alla salvaguardia del loro paesaggio.
I firmatari infatti, consapevoli che un bel paesaggio rappresenta l'espressione di una felice integrazione fra fattori sociali, economici e ambientali nel tempo, dichiarano di impegnarsi affinchè il mantenimento, la riqualificazione e la valorizzazione delle risorse paesaggistiche possano basarsi su una gestione attiva curata in primo luogo dalle popolazioni locali e in particolare dagli agricoltori e dagli operatori dei settori coinvolti attraverso le pratiche agroforestali e i processi partecipativi.
I primi firmatari sono stati: il presidente della Fondazione Fico Andrea Segrè, il presidente del comitato scientifico programma GIAHS Mauro Agnoletti, Yoshihide Endo in rappresentanza della Fao, il direttore generale del ministero per le Politiche agricole e forsetali Emilio Gatto, PierFrancesco Sacco rappresentante permanente italiano presso le Nazioni unite a Roma, Marco Focacci dell'Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo, Quingwen Min dell'Ecological society of China, il presidente dell'Associazione Dimore storiche italiane Gaddo della Gheradesca e dal coordinatore scientifico della Fondazione Fico, e curatore del forum insieme a Gloria Minarelli, Duccio Caccioni.
In occasione della firma, la fondazione ha consegnato anche i Premi Paesaggio 2019, una speciale categoria istituita nell’ambito di Bologna Award, a Mauro Agnoletti, Gaddo della Gherardesca, Yoshihide Endo, Quingwen Min, Pierfrancesco Sacco ed Emilio Gatto.
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Fonte: Fondazione Fico