L'Emilia Romagna ribadisce il suo netto no al taglio del bilancio Ue per l'agricoltura, presentando a Bordeaux il proprio modello di gestione dei progetti Psr, mentre a Trento si è esteso anche per il 2019 la possibilità di accedere ai contributi per investimenti e formazione in apicoltura.
In seguito, in dettaglio, le novità dell'ultima settimana dalle regioni del Nord Italia.
Emilia Romagna
Psr, la Regione fa scuola in Francia per la gestione dei progettiL'Emilia Romagna ha presentato a Bordeaux le esperienze e il suo modello di gestione in materia di politiche agricole e sviluppo rurale, durante la conferenza "Politica agricola comune: le regioni come motori della trasformazione dei sistemi agricoli e alimentari", nella quale è stato ribadito un secco no al taglio del budget Ue per l'agricoltura e la necessità di un rafforzamento del ruolo autonomo delle Regioni nell'attuazione delle politiche europee.
"Al di là delle attribuzioni costituzionali che abbiamo in Italia - ha sottolineato l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - le regioni sono il livello di governo e la scala gestionale più efficaci per rispondere ai bisogni e alle specificità dei territori e dei sistemi agroalimentari locali. Con la nuova Pac proposta per il 2021-2027 dalla commissione oltre a un'inaccettabile riduzione delle risorse, si profila una rinazionalizzazione della politica agricola, che va contro l'interesse degli stessi agricoltori e ci impedirebbe di portare avanti le politiche agricole che abbiamo sviluppato in questi anni con gli investimenti nei progetti di filiera, il sostegno al biologico, l'innovazione e la formazione".
"E' quindi fondamentale fare rete a livello nazionale e soprattutto in ambito europeo - ha poi precisato la Caselli - perché è lì che si decide tutto in materia agricola. Porteremo avanti l'impegno con l'Arefhl, la rete delle regioni e dei produttori di ortofrutta e la coalizione Agriregions".
Provincia di Trento
Apicoltura, in arrivo le risorse per il 2019La giunta provinciale ha dato il via libera alla concessione dei contributi per la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura. L'ammontare delle risorse è di 101.599 euro, con un cofinanziamento fra il 50% dell'Unione europea e il 50% dello stato. Le domande potranno essere presentate entro il 31 gennaio 2019.
Nel bando sono in programma misure rivolte alle associazioni di apicoltori, fra cui corsi di aggiornamento e formazione, oppure assistenza tecnica, che beneficiano rispettivamente di un contributo fino all'80%-90% della spesa ammessa, ma anche misure rivolte direttamente agli apicoltori stessi, con investimenti in attrezzature e analisi qualitative dei prodotti dell'apicoltura.
Lombardia
Agroalimentare, la Regione vuole riconoscere formalmente le Strade del vino e dei saporiSono 12 le realtà per la promozione e la valorizzazione dei prodotti del territorio nell'ambito della "Federazione delle Strade del vino e sapori di Lombardia".
"La Lombardia è una delle prime regioni italiane - sottolinea l'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi - ad aver sviluppato concretamente l'idea di Strade del vino promuovendo la realizzazione di un sistema capillare su tutte le province. E' giunto il momento che la Regione riconosca questo lavoro a livello formale. Nei prossimi mesi abbiamo in programma la revisione della Legge 31 sull'agricoltura lombarda e intedo inserire un articolo legato a dei contributi e al riconoscimento di questa federazione come interlocutore ufficiale per la promozione della Lombardia rurale e dei territori dai quali nascono i nostri straordinari prodotti agroalimentari".
"Valorizzare e promuovere in ogni modo la distintività del territorio - continua l'assessore - e la sicurezza alimentare dei prodotti lombardi tipici e di qualità è la strategia vincente a livello economico e culturale".
Attualmente le Strade dei vini e dei sapori di Lombadia sono dodici, di cui otto incentrati sul vino.